La vicenda di Tuturano si arricchisce ora di un tassello decisivo: il comunicato ufficiale del Comune, firmato dal consigliere comunale Luca Tondi, che conferma l’installazione delle luminarie il 9 dicembre e ribalta, almeno in parte, la narrazione del “Natale negato”. La frazione resta simbolo di una tensione irrisolta tra percezione di abbandono e rassicurazioni istituzionali, ma il chiarimento sui tempi e sulle cause del ritardo segna un punto politico importante.
Cosa dice il comunicato di Tondi
Nel comunicato stampa, il consigliere comunale Luca Tondi precisa che a Tuturano le luminarie natalizie “verranno montate in data 9 dicembre”, indicando una data certa e ravvicinata rispetto alle polemiche esplose intorno all’8 dicembre. Tondi attribuisce il mancato intervento nei giorni precedenti alle “condizioni atmosferiche avverse”, che non avrebbero consentito di procedere in sicurezza con l’installazione, e presenta la nota come un atto dovuto di trasparenza “per assicurare la massima chiarezza ai cittadini e per evitare qualsiasi fraintendimento”.
La risposta alle accuse di “Natale negato”
Il comunicato interviene direttamente nel solco aperto dal racconto di una piazza Regina Margherita al buio, senza albero né luminarie, vissuta dai residenti come il simbolo di un Natale cancellato e di una frazione sacrificata rispetto al centro di Brindisi. La puntualizzazione del Comune prova a ricondurre il caso nell’alveo della normale programmazione tecnica, spostando il focus dal “disegno politico” percepito dagli abitanti alle oggettive difficoltà operative legate al maltempo.
Il peso politico della precisazione
Sul piano politico, la nota di Tondi ha un duplice effetto: da un lato riconosce implicitamente il malcontento della comunità, prendendo in carico la necessità di “fare chiarezza”; dall’altro rivendica che Tuturano non è stata esclusa dal piano delle luminarie, ma solo interessata da uno slittamento dei tempi. Così il Comune cerca di depotenziare l’immagine di una frazione dimenticata, rilanciando l’idea di una programmazione complessiva delle luci natalizie che comprende anche i quartieri periferici, pur in un quadro di risorse limitate e di scelte contestate.
Tra percezione di abbandono e riallineamento istituzionale
Resta però irrisolto il nodo della percezione: per giorni i cittadini hanno visto il centro storico di Brindisi accendersi di luminarie e piazze animate, mentre Tuturano rimaneva al buio, costringendo residenti, parrocchia e associazioni a “costruirsi” il Natale da soli. L’annuncio dell’installazione il 9 dicembre appare dunque come una sorta di riallineamento tardivo, che attenua l’emergenza simbolica ma non cancella la richiesta di maggiore continuità di attenzione amministrativa, trasparenza sui criteri di distribuzione delle risorse e ascolto preventivo, prima che sia l’eco mediatica a imporre una risposta.