Come sempre Andrea Crisanti, il microbiologo dell’Università di Padova, è chiaro e coinciso quando effettua delle affermazioni, e non nasconde la sua preoccupazione per quello che sta avvenendo in Italia a proposito della pandemia da coronavirus Sars-CoV-2. Secondo l’esperto la situazione è ben lungi dal migliorare, in quanto già nelle scorse ore, a SkyTg24, aveva detto che come minimo nel nostro Paese si viaggia ad un ritmo di 30.000 contagi al giorno, in quanto c’è confusione con i test.
Dal 15 gennaio, infatti, nel bollettino dei tamponi giornalieri vengono conteggiati anche i test rapidi antigienici, che secondo Crisanti sono poco affidabili. In un’intervista andata in onda giovedì sera 28 gennaio, Crisanti ha rincarato nuovamente la dose, affermando che per adesso le mascherine non le toglieremo. “Almeno fra un anno e mezzo, forse anche due” – così ha detto Crisanti quando gli è stato chiesto se a breve potremo togliere le mascherine.
L’esperto ha affermato che in giro ci sono le varianti del Covid-19, per cui questa è una situazione molto pericolosa. Secondo lui quando cominceremo ad avere vaccini a sufficienza il Governo dovrebbe adottare un lockdown in tutto il Paese, in modo da poter vaccinare quanta più gente possibile. “Non si vaccina con questi livelli di trasmissione perché ci possono essere delle varianti che se sono resistenti al vaccino poi si trasmettono come un fuoco selvaggio”.
Andrea Crisanti: “Anno psicologicamente più difficile”
Andrea Crisanti ritiene che questo appena cominciato sia l’anno psicologicamente più difficile da affrontare, in quanto ci saranno ancora molte restrizioni alle libertà personali dovute alla circolazione del virus, che sarà ancora intensa. Bisognerà rispettare quindi le regole di distanziamento sociale e utilizzare i dispositivi di protezione individuale, evitando quanto possibile gli assembramenti di persone. Tra l’altro Crisanti ha spiegato che non sappiamo ancora quanto dura l’immunità al virus con il vaccino, e se noi ci mettiamo più di un anno a vaccinare le persone l’immunità di gregge non si raggiungerà mai.
Il microbiologo ed esperto di virologia ha spiegato che se il virus circola intensamente come ora c’è il rischio che si creino più varianti, per cui con ciò aumenta la probabilità che una di queste possa resistere ai vaccini anti Covid che si stanno mettendo in commercio. Insomma non c’è ancora da stare tranquilli, anche perché, ed è notizia di questi giorni, in Italia sono già presenti tutte le varianti finora conosciute, ovvero quella inglese, sudafricana e brasiliana.
L’attenzione delle autorità sanitarie è davvero alta, e si sono dette pronte ad intervenire se la situazione dovesse sfuggire di mano. Anche il Ministero della Salute sta tenendo sotto controllo le varianti: tutti i positivi alle mutazioni del coronavirus vengono immediatamente isolati così come stabilito dai protocolli internazionali. La lotta alla pandemia sarà ancora lunga.