La pandemia provocata dal Sars-CoV-2 continua a mietere vittime e contagi in tutto il mondo, anche nel nostro Paese, dove oggi 1 dicembre sono stati trovati 19.350 nuovi positivi. I decessi nelle ultime 24 ore sono ancora molti: 785 secondo quanto riferiscono le autorità sanitarie. Ci sono però dei numeri che fanno ben sperare, come quello dell’ulteriore calo delle persone ricoverate in terapia intensiva a causa del Covid-19, che oggi diminuiscono di 81 unità. Cala di 376 unità il numero dei ricoveri Covid nei reparti ordinari.
Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 182.100 tamponi e il rapporto tra test effettuati e positivi trovati attualmente è del 10,6%. I casi attualmente positivi sono 779.945 . Di questi, 32.811 sono i pazienti ricoverati in ospedale con sintomi e 3.663 quelli in terapia intensiva.
La Lombardia la regione con più casi giornalieri
Oggi 1 dicembre la Lombardia torna a essere la regione più colpita dal Covid su base giornaliera, in quanto si sono registrati altri 4.048 contagi nelle 24 ore appena trascorse. Tornano a salire i casi in Piemonte, che nella giornata appena trascorsa ha registrato altri 1.617 nuovi casi. Rimane stabile invece la situazione in Campania, che è una delle regioni più colpite da questa seconda ondata: qui nella giornata di oggi 1 dicembre sono stati trovate altre 1.113 persone positive al Sars-CoV-2. In Puglia i numeri del contagio rimangono invece piuttosto alti con 1.659 nuovi positivi riscontrati sul territorio regionale nella giornata appena trascorsa. Qui l’ordine dei medici ha invocato misure più restrittive, ma nel corso della giornata sulla questione è intervenuto l’assessore alla Sanità pugliese, Pierluigi Lopalco, il quale ha spiegato che la Puglia non è da zona rossa, almeno per il momento.
La situazione epidemiologica viene tenuta sotto controllo dal Governo e dal Ministero della Salute. Nel pomeriggio odierno vi è stata anche la conferenza stampa dell’Istituto Superiore di Sanità a cui hanno partecipato il dottor Giovanni Rezza, Direttore della Prevenzione presso il Ministero della Sanità, e Silvio Brusaferro, presidente dello stesso Istituto Superiore di Sanità. Proprio Rezza ha ricordato che nelle ultime settimane il numero dei contagi sta calando lievemente,ma ciò non deve portarci ad abbassare la guardia. Per quanto riguarda i decessi, ancora molto elevati, l’esperto ha spiegato che questo sarà l’ultimo valore a scendere.
Da giovedì 4 dicembre nuovo Dpcm
In queste ore il Governo centrale, presieduto dal Premier Giuseppe Conte, sta limando il nuovo Dpcm che regolerà le feste di Natale. Dovrebbe cambiare veramente poco, anche perché l’Esecutivo vuole assolutamente mantenere la linea della massima prudenza. Con il nuovo decreto rimarrà la suddivisione per fasce di rischio dell’Italia in rossa, arancione e gialle, inoltre verrà rinnovato probabilmente il coprifuoco che andrà dalle 22:00 alle 6:00 del mattino (attualmente è fino alle 5:00).
Secondo quanto si apprende dai media nazionali le nuove restrizioni dovrebbero durare per tutto il mese di dicembre e almeno fino alla metà di gennaio. Tra l’altro proprio per quella data si attendono in Italia le prime dosi di vaccino anti Covid. Il tanto atteso ritorno alla normalità, quindi, dovrà attendere almeno un altro mese e mezzo. Palazzo Chigi è stato chiaro su questo punto sin dal mese di novembre, affermando che non sarà un Natale da “liberi tutti”, ma anche durante le feste dovremmo seguire le regole anti-pandemia. Il Governo sta valutando anche il divieto di spostamento tra regioni in date che devono ancora definirsi con precisione. Ulteriori dettagli si riusciranno a conoscere precisamente nelle prossime ore.