Coronavirus: nel cuore del Papa la gente

È la preghiera a suggerire al Papa di stare vicino alla gente, di trovare i modi per non lasciarla a sé stessa in questo momento di isolamento. Nell'intervista ad Austen Ivereigh, racconta come lavora la Curia.

Coronavirus: nel cuore del Papa la gente

In una intervista rilasciata a Austen Ivereigh, giornalista e scrittore britannico, Papa Francesco ha raccontato come si svolge la sua giornata in tempo di isolamento, tra preghiera e lavoro, e come anche la Curia romana si è adeguata alle normative sanitarie.

Papa Francesco, in tutta semplicità, racconta che il lavoro, nella Curia romana, si sta svolgendo, con le attenzioni dovute, ma normalmente. Sono stati organizzati dei turni in modo che non ci sia mai affollamento e si possano mantenere le distanze di sicurezza che le autorità sanitarie hanno stabilito. A Casa S. Marta, ad esempio, sono stati fissati due turni per non pranzare tutti insieme. Ciascuno svolge il lavoro dal proprio ufficio o da casa, utilizzando strumenti digitali. Francesco aggiunge: “Sono tutti al lavoro, nessuno resta in ozio”.

Prego di più, perché credo di doverlo fare, e penso alla gente“, ha detto il Papa raccontando di sé, della sua vita spirituale. Si è detto preoccupato per la gente e pensarla gli fa bene al cuore: “Mi unge, mi fa bene” e allo stesso tempo lo “sottrae all’egoismo“. Con umiltà Francesco ha riconosciuto di vivere momenti di egoismo e che ogni martedì si avvicina al confessore “ed è allora che metto a posto quel genere di cose“.

Tra i pensieri del Pontefice, in quanto Vescovo di Roma e capo della Chiesa, ci sono le responsabilità di oggi, momento di emergenza, e di domani, quando tutto sarà passato, ma che già si mostra tragico e doloroso e per questo va pensato fin da subito. Su questo tema il Papa sta lavorando con il dicastero per lo Sviluppo umano integrale.

La preghiera, afferma il Papa, gli suggerisce di stare vicino alla gente, di accompagnarla ed è questa ora la sua preoccupazione più grande. Per questo ogni mattina, alle sette, chi vuole, può pregare con Francesco che celebra la Santa Messa in live streaming. Il Papa ha ricordato gli interventi e il rito del 27 marzo con la benedizione “Urbi et Orbi“, in piazza S. Pietro. La presenza del Papa si fa concreta anche mediante l’Elemosineria apostolica, che accompagna molte situazioni di fame e di malattia. È un tempo, afferma il Papa, di molta incertezza, ma anche di “inventiva, di creatività”.

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