Corinaldo, parla il legale delle vittime: "No al divieto dello spray al peperoncino"

Parla il legale delle vittime della strage di Corinaldo, dove sono morti 5 minorenni ed una mamma all'interno di una discoteca in provincia di Ancona: "No al divieto dello spray al peperoncino a Capodanno".

Corinaldo, parla il legale delle vittime: "No al divieto dello spray al peperoncino"

Ha fatto molto discutere la decisione del sindaco di Roma, Virginia Raggi, sul non vietare durante la notte di Capodanno lo spray al peperoncino, dopo la terribile strage avvenuta a Corinaldo presso la discoteca della Lanterna Azzurra. In quell’occasione, hanno perso la vita cinque ragazzi giovanissimi ancora minorenni, ed una mamma che aveva accompagnato la figlia 11enne alla serata. Una strage che ha ancora dei contorni poco chiari, soprattutto sulla presenza effettiva del tanto chiacchierato spray al peperoncino.

Inizialmente si è ipotizzato che a scatenare il fuggi fuggi generale all’interno della discoteca, che ha poi causato la strage per schiacciamento, sia stato proprio l’uso dello spray al peperoncino all’interno dell’edificio, che avrebbe così causato problemi di respirazione ai presenti e scatenato lo scenario di morte. Tutt’ora però, sembra inverosimile. Anche il legale delle vittime di quella tragica notte, afferma che un singolo spray non avrebbe mai raggiungo l’intera discoteca con tale portata, perciò si continua ad indagare per scoprire le vere dinamiche.

“No al divieto dello spray a Capodanno”

Nonostante sia stato quasi accertato che lo spray al peperoncino non sia la causa scatenante della strage di Corinaldo, ha comunque fatto molto discutere la decisione di Virginia Raggi di non vietare lo spray durante la serata di Capodanno.

A difendere la scelta del sindaco di Roma è intervenuto anche il legale del Comitato di Giustizia per le vittime della Lanterna Azzurra a Corinaldo, Corrado Canafoglia. Secondo l’avvocato infatti, non è corretto vietare l’utilizzo dello spray urticante, in particolar modo alle donne, che si troverebbero così senza alcuna difesa in caso di aggressione nella notte più movimentata dell’anno.

Canafoglia aggiunge anche che il vero problema di Corinaldo non è stato lo spray di cui tutt’ora non si ha neanche la certezza fosse presente all’interno del locale, ma l’organizzazione che ha fatto entrate più persone di quanto la Lanterna Azzurra potesse contenere per questioni di sicurezza. Così come afferma lo stesso legale, è come se si vietasse l’uso delle macchine a causa di un incidente stradale.

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