Chieti, marijuana al posto dell’incenso in chiesa: la bufala dell’intossicazione

La marijuana utilizzata al posto dell'incenso in una chiesa di Chieti si è rivelata essere una bufala. Ancora in pochi conoscono la verità: ecco di che cosa si tratta.

Chieti, marijuana al posto dell’incenso in chiesa: la bufala dell’intossicazione

In molti hanno parlato del caso all’apparenza senza precedenti accaduto in una chiesa di Chieti, dove il parroco ed i fedeli sono rimasti intossicati dalla marijuana usata al posto dell’incenso durante una celebrazione. La notizia è stata riportata da Il Giornale e altri siti di informazione, ma quanto accaduto sembra essere una bufala, la tanto chiacchierata fake news.

Sarebbero molti i punti che lascerebbero intendere una fake news, partendo dalle molte informazioni poco chiare. Della famosa chiesa di Chieti non si conosce né il nome né la funzione religiosa celebrata che ha causato l’intossicazione di fedeli e sacerdote. Durante la settimana, ed in questo periodo dell’anno, non risultato esserci celebrazioni che fanno uso di incenso. A lasciare nel dubbio è anche l’intossicazione da marijuana, di cui non si è mai registrato alcun precedente, se non in ambito alimentare.

La bufala della chiesa di Chieti

I più attenti hanno riconosciuto la notizie sulla famosa chiesa di Chieti in cui si è fatto uso di marijuana. La notizia, infatti, non è la prima volta che viene rilasciata dai giornali. In precedenza, abbiamo sentito parlare degli stessi identici fatti accaduti nel 2013. In quell’occasione, era il primo del mese di aprile, e la notizia doveva essere un pesce d’aprile simpatico che è stato però preso troppo seriamente. Durante l’anno, la notizia della “chiesa di Chieti” senza alcun nome ritorna a circolare nel web gettando nuovamente nello scompiglio i numerosi utenti che leggono l’accaduto.

Da quanto si apprende, la bufala sembra essere diffusa anche a livello internazionale. In Spagna sembra esserci una versione molto simile che in alcuni mesi riprende a fare il giro del web, ma anche in questo caso si tratta di una fake news ben organizzata.

Nonostante la notizia continui a girare, specialmente in internet, chiediamo ai nostri lettori di fare attenzione e non credere alle famose fake news create con l’intento di disinformare o diffondere bufale. Anche se prosegue la guerra contro le false notizie che continuano a girare nel web, ci ritroviamo nuovamente di fronte a molti utenti rimasti ingannati.

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