Catanzaro, maltrattamenti in una casa di riposo: arrestati due dipendenti su sedici indagati

Sedici dipendenti della struttura "San Francesco Hospital", in provincia di Catanzaro, sono indagati per percosse, derisioni, atti di violenza, molestie, e minacce nei confronti dei pazienti residenti nella struttura socio-assistenziale.

Catanzaro, maltrattamenti in una casa di riposo: arrestati due dipendenti su sedici indagati

Gli anziani ospitati al “San Francesco Hospital“, di Settingiano (CZ), avrebbero subito ripetuti e gravi maltrattamenti psicologici e fisici (come già capitato anche a Rimini). A compiere i feroci atti di violenza sarebbero gli stessi dipendenti, precisamente 16, della residenza sanitaria e assistenziale.

Al momento, dei sedici indagati, due sono agli arresti domiciliari, mentre per tre di loro è scattato il divieto di dimora all’interno del Comune di Settingiano. Gli altri undici indagati hanno invece ricevuto l’avviso di garanzia: tra di essi vi è il direttore sanitario.

L’operazione, soprannominata “Ti fa Stare bene”, è stata avviata dai finanziari del Nucleo di polizia di Catanzaro, coordinati dal procuratore della Repubblica, Nicola Gratteri, e dal pm, Stefania Paparazzo. Le indagini sono state avviate in seguito alla denuncia di alcuni familiari delle persone ricoverate nella struttura. Con l’ausilio di intercettazioni video e audio, sono emerse le violenze. Gli anziani venivano sottoposti quotidianamente a maltrattamenti di tipo psicologico e fisico: minacce, atti di violenza, percosse, e vessazioni di vario tipo, anche durante il sonno. 

Gli anziani, inoltre, trascorrevano intere giornate in un corridoio, utilizzato come sala comune nel seminterrato della struttura sanitaria. Essi venivano costretti a dormire su carrozzine in posizioni del tutto innaturali, con testa appoggiata sul tavolo o reclinata sulla spalla. Gli ospiti della struttura venivano posizionati l’uno accanto all’altro, obbligati a rimanere immobili con l’ordine di non “disturbare” gli operatori di turno predisposti alla sorveglianza. 

Il personale della struttura deve ora rispondere del reato di maltrattamento, con l’aggravante di ostacolo alla privata difesa, e di abuso delle relazioni di ospitalità legate alla natura della struttura socio-assistenziale, e dell’affidamento ad essa degli ospiti da parte delle famiglie. 

Al momento, tre indagati hanno ricevuto il provvedimento giudiziario, mentre per gli altri 11 sono in arrivo gli avvisi di garanzia. Tra di essi vi sono il direttore sanitario, un’educatrice, cinque operatori socio-sanitari, e quattro infermieri, tutti indagati per lesioni colpose, sequestro di persona, e maltrattamenti

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