Rimini, maltrattamenti in casa di riposo: arrestati in quattro

Dopo quattro mesi di indagine scattano le manette per alcuni operatori di una casa di cura di Rimini. Decisive delle intercettazioni telefoniche ed alcuni filmati.

Rimini, maltrattamenti in casa di riposo: arrestati in quattro

Un’indagine durata quattro mesi quella che ha portato all’arresto in questi giorni di quattro persone a Rimini, e ha stabilito un ordine restrittivo ad una quinta persona. Dopo la denuncia fatta da un ex operatore sanitario di una nota casa di cura della zona, i Carabinieri hanno iniziato i controlli presso la struttura portando a galla tutti i maltrattamenti che venivano fatti ai danni di almeno cinque anziani presenti nella casa di riposo. 

Da quanto emerge dalle dichiarazioni fatte dagli stessi militari, sono state delle intercettazioni telefoniche ed alcuni video registrati dai Carabinieri ad incastrare ufficialmente le violenze degli operatori sanitari ed il clima di terrore in cui avevano gettato la casa di cura di Rimini. A far rimanere senza parole, la presenza di uno degli anziani in cura che sembra essere proprio l’artefice di tutti i maltrattamenti.

Gli arresti

In questi giorni sono finiti in manette cinque persone che compivano maltrattamenti verbali e fisici all’interno della struttura di Rimini, mentre ad una quinta persona è stato negato l’avvicinarsi nuovamente alla casa di cura o ai suoi pazienti.

Quattro mesi fa un operatorio sanitario che lavorava presso la casa di riposo in questione, si è licenziato stanco di dover vedere quotidianamento le violenze che avvenivano all’interno della struttura. Recatosi dai Carabinieri ha sporto denuncia, dando così via alle indagini concluse in questi giorni.
Sono finiti agli arresti domiciliari una 38enne peruviana, una 51enne del posto ed una coetanea di origini georgiane. La quarta persona arrestata e che sembrerebbe essere stato colui che prendeva le decisioni su come comportarsi con gli anziani nella struttura, un 78enne anch’esso ospite della Casa di Cura.

Essenziali delle intercettazioni telefoniche e dei filmati ottenuti dai Carabinieri che testimonierebbero tutti i sopprusi che almeno cinque anziani ultra 80enni avrebbe dovuto subire. Picchiati con pugni e alcune volte con un mestolo, dovevano rimanere in silenzio senza la possibilità di richiedere assistenza o sarebbero iniziate le violenze; spesso venivano anche lasciati in mezzo ad escrementi. Sarebbe stato proprio il 78enne a dire agli altri operatori sanitari come comportarsi, a chi razionare il cibo e verso chi essere più violenti.

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