Caso Grillo, denuncia dei genitori di Silvia: "Video intimo condiviso come trofeo"

I genitori della ragazza che ha accusato di stupro il figlio di Beppe Grillo e tre suoi amici, denunciano la condivisione di frammenti di video intimi

Caso Grillo, denuncia dei genitori di Silvia: "Video intimo condiviso come trofeo"

In questi giorni si sta parlando molto del caso della presunta violenza ai danni di Silvia, una giovane studentessa milanese, di cui sono accusati quattro ragazzi, tra i quali Ciro Grillo, figlio del comico Beppe Grillo, nonché fondatore del Movimento 5 Stelle. I fatti contestati sarebbero avvenuti nel luglio 2019 in una villa di Porto Cervo in Sardegna.

La ragazza, una modella ventenne, di origini scandinave, al rientro a Milano, dopo circa dieci giorni dall’episodio contestato, aveva sporto denuncia ai Carabinieri. Le successive perquisizioni avevano permesso agli inquirenti di rinvenire, nei cellulari dei ragazzi, un video del rapporto sessuale incriminato. Secondo la ragazza, che si era appartata con uno dei quattro giovani, era stata costretta, contro la sua volontà, ad un rapporto di gruppo. Diversa la versione degli accusati, che parlano di rapporto consenziente.

Beppe Grillo difende il figlio: “Non è uno stupratore”

Qualche giorno fa aveva fatto scalpore un messaggio video proprio di Beppe Grillo, che aveva difeso il figlio Ciro, contestando l’accusa di stupro. Secondo il comico genovese, le accuse sarebbero infondate e si sarebbe trattato solo di un gruppo di ragazzi 19enni che si stava divertendo.

Il fondatore del Movimento 5 Stelle, nella sua calorosa esternazione, aveva fatto riferimento al video girato dai ragazzi, dal quale emergerebbe un rapporto consenziente e aveva contestato la tardiva denuncia della ragazza, che dopo l’episodio avrebbe proseguito la vacanza e non sarebbe andata subito dai Carabinieri. Parole dure quelle di Grillo, che avrebbe chiesto un’indagine privata sulla ragazza incaricando anche un medico legale per una perizia.

La famiglia di Silvia rompe il silenzio: “Condiviso video intimi di nostra figlia”

Sul caso, diventato ormai mediatico, è intervenuta anche la famiglia della ragazza, per il tramite del loro legale, la senatrice Giulia Bongiorno. I genitori della presunta vittima hanno interrotto il loro silenzio, dopo aver appreso che alcuni frammenti di video intimi della figlia, vengono condivisi tra amici.

“Abbiamo appreso che frammenti di video intimi vengono condivisi tra amici, come se il corpo di nostra figlia fosse un trofeo: qualcosa che ci riporta a un passato barbaro che speravamo sepolto. Confidiamo nel fatto che tutto questo fango sarà spazzato via facendo emergere la verità”, queste le parole dei genitori della ragazza, che hanno dichiarato di aver interrotto il loro silenzio dopo le tante notizie che si stanno scrivendo sul conto della figlia, che non fanno altro che aggiungere dolore al dolore.

I genitori, che hanno minacciato azioni legali contro tutti coloro che, in qualche modo, “partecipano a questo deplorevole tiro al bersaglio”, hanno precisato che sarebbe semplice sconfessare alcune “arbitrarie ricostruzioni” rendendo pubblici gli atti processuali, che per ovvie ragioni non possono esser divulgati, visto che la procura di Tempio Pausania deve ancora decidere se rinviare a giudizio i quattro accusati.

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