Sardegna, figlio di Beppe Grillo accusato di stupro

Sono ore cruciali per Ciro Grillo e altri tre giovanissimi ragazzi, indagati per violenza sessuale di gruppo ai danni di una 19enne. La procura di Tempio di Pausania dovrà decidere se chiedere o meno il rinvio a giudizio per i 4.

Sardegna, figlio di Beppe Grillo accusato di stupro

Sono ore di attesa, ore cruciali queste per Ciro Grillo, figlio di Beppe Grillo, garante del Movimento 5 Stelle, e per altri 3 ragazzi, Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria, indagati per violenza sessuale di gruppo.

Proprio in queste ore, infatti, la procura di Tempio di Pausania sta decidendo se chiedere o meno il rinvio a giudizio per i 4 giovanissimi ragazzi, sui quali pende un’accusa pesantissima: quella di aver stuprato una ragazza 19enne italo-svedese.

La ricostruzione dei fatti 

I 4 giovani si sarebbero macchiati del grave reato nella notte tra il 15 e il 16 luglio 2019, mentre si trovavano in vacanza nella villa in Costa Smeralda di cui Beppe Grillo è proprietario. Le indagini sono state chiuse lo scorso novembre e la procura ha messo gli atti a disposizione della difesa, che ha chiesto un termine per fare le controdeduzioni ed eseguire le indagini difensive. 

Negli scorsi giorni, i 4 indagati, interrogati, hanno respinto le accuse, parlando di sesso consenziente di gruppo. Per l’accusa, invece, non si trattò affatto di sesso consenziente di gruppo, bensì di stupro. In un verbale su cui è riportata la testimonianza della presunta vittima di violenza, la 19enne difesa dall’avvocato Giulia Bongiorno, si legge che verso le sei e mezza, mentre l’amica dormiva, lei sarebbe stata costretta ad avere rapporti sessuali con uno dei ragazzi, mentre gli altri indagati avrebbero assistito senza parteciparvi.

Sempre secondo l’accusa, i ragazzi avrebbero costretto la presunta vittima a bere mezza bottiglia di vodka, dopo averla afferrata per capelli, contro il suo volere e la giovane, con una lucidità enormemente compromessa, sarebbe stata condotta nella camera matrimoniale dove gli indagati l’avrebbero costretta ad avere 5 o 6 rapporti. A carico dei ragazzi ci sarebbero foto rinvenute sui loro cellulari ed alcune intercettazioni. Spetta ora alla procura decidere se chiedere il rinvio a giudizio o l’archiaviazione dei 4 giovani rampolli della Genova Bene.

Continua a leggere su Fidelity News