Dopo una lunga mattinata in aula scandita anche da una pausa è terminata l’udienza che chiude l’incidente probatorio per quanto riguarda il Dna trovato sulle mani di Chiara Poggi e che la genetista Denise Albani, la perita super partes incaricata dalla Procura della Repubblica di Pavia, ha analizzato negli scorsi mesi. All’udienza con sorpresa si è presentato Alberto Stasi condannato appunto a 16 anni di reclusione per il delitto dell’allora fidanzata Chiara Poggi. Stasi è stato circondato dai giornalisti ai quali ha rivolto solo poche parole, come ad esempio “fatemi passare”. Il ragazzo era accompagnato dai suoi avvocati, Antonio De Rensis e Giada Bocellari. Dopo l’udienza Stasi si è fermato a pranzo con i suoi legali in un locale di Pavia. Adesso dopo la discussione di oggi spetterà alla Procura fare le sue valutazioni e quindi mettere inseme tutti gli elementi raccolti in questi mesi, e decidere quindi se rinviare a giudizio Andrea Sempio e chiederne l’archiviazione come già successo le altre volte.
La difesa di Sempio. “Per noi indifferente presenza di Stasi”
All’uscita del tribunale ad attendere le parti c’erano tantissimi giornalisti, che hanno chiesto sia alla difesa di Andrea Sempio che a quella di Alberto Stasi che cosa ne pensassero e come si sentissero dopo la giornata odierna. L’avvocato Angela Taccia che difende assieme al collega Liborio Cataliotti Andrea Sempio ha affermato che “per noi la presenza di Stasi è stata indifferente”. “Per noi è indifferente. Tanto è presente il suo avvocato: lui sembrava tranquillo ma non spetta a me dirlo” – ha affermato Taccia.
Secondo i legali di Andrea Sempio non si può arrivare a stabilire con certezza assoluta se quel Dna presente su Chiara sia davvro di Andrea Sempio anche perchè, ricordiamo per dovere di informazione, la stessa dottoressa Albani nella perizia ha affermato che non è possibile attribuire quelle tracce di Dna univocamente ad una sola persona.”Sono state fatte le domande alla dottoressa Albani e anche agli altri due periti. Sappiamo che si tratta di due tracce sulle unghie su due mani diverse. Tutto è stato messo nella perizia. Abbiamo un dato sicuramente significativo: partivamo dalla perizia del professore Francesco De Stefano che nel 2014 diceva che il materiale genetico trovato sulle unghie era tutto degradato e che Alberto Stasi non poteva essere escluso da queste tracce. Ora invece è stato escluso. Ripetiamo però che Andrea Sempio non verrà condannato o andrà a giudizio solo per il DNA, verrà valutato insieme a tutto il resto” – ha affermato l’avvocato Giada Bocellari legale di Alberto Stasi.
“In questi mesi si è parlato di svolte, ma i dati sono quelli gli stessi del 2016 e 2017. Su questo è stato addirittura incriminato il magistrato che archiviò allora le indagini, ma come non faceva ad archiviare. La perizia sulle unghie del 2014 era stata condivisa e avvalorata da tutti i consulenti di parte. Quei dati non sono ripetuti e scientificamente non sarebbero utilizzabili. Se volessimo fare valutazioni statistiche arriviamo a un supporto moderato. Non sappiamo come sia possibile riaprire un procedimento su questi elementi, per questo ci aspettiamo novità da parte della Procura. Deduciamo che ci sia una scelta strategica, le impressioni è che sia stata scelta una strada, costi quel che costi” – ha affermato Francesco Compagna, avvocato di Marco Poggi (fratello della vittima) il quale ha affermato che la famiglia di Chiara non nè più di questa situazione. Anche la famiglia sta facendo analizzare degli oggetti indossati dalla loro congiunta quel giorno in cui le è stata tolta la vita.