Caserta, non accetta la fine della relazione: perseguita, stupra ed invia video hard dell’ex

Non aveva accettato la fine della loro relazione e, per questo, per mesi ha perseguitato l'ex, costringendola a rapporti sessuali e mandando i video ad alcuni amici.

Caserta, non accetta la fine della relazione: perseguita, stupra ed invia video hard dell’ex

Arriva dalla provincia di Caserta l’ultimo caso di violenza a danno di una donna che, decidendo di chiudere la sua relazione con il proprio compagno, ne ha ricavato mesi di stalking, violenze sessuali ed esborsi in denaro a cui era costretta. Nella mattinata di ieri, martedì 30 aprile, l’uomo – residente in provincia di Napoli – è stato fermato con l’accusa di violenza sessuale, estorsione e stalking.

La storia della giovane casertana ha inizio nell’inverno scorso, quando si è convinta a mettere fine alla relazione sentimentale che aveva con il proprio compagno. Quest’ultimo, però, non ha accettato la conclusione della storia, ed ha così iniziato a perseguitare l’ex compagna ovunque andasse, fino ad arrivare a farle pagare numerose somme di denaro, e a costringerla a rapporti sessuali non consenzienti di cui ha anche scattato delle foto e filmato alcune scene inviate successivamente ad alcuni amici, con la possibilità che siano potute finire in rete.

Una storia che riporta alla memoria la tristemente nota Tiziana Cantone, che si è tolta la vita a Casalnuovo nel 2016, dopo che alcuni suoi video hard erano finiti in rete senza il suo consenso, e che hanno portato la 31enne a compiere l’estremo gesto.

La denuncia a marzo e l’arresto dell’uomo

Dall’inverno scorso, la donna ha deciso di denunciare il suo ex compagno nel marzo di quest’anno, facendo così partire delle indagini approfondite che hanno reso possibile l’arresto dell’uomo nella mattinata di ieri, martedì 30 aprile.

Nonostante i numerosi mesi trascorsi dall’inizio delle violenze fino alla fine di questa terribile storia, le indagini svolte dai carabinieri hanno fatto sì che si rintracciassero alcuni degli amici dell’aggressore, che ancora avevano all’interno del proprio cellulare le immagini delle numerose violenze subite dalla donna. Momentaneamente, l’unico indagato è l’uomo residente ad Afragola, in provincia di Napoli, e non risulta alcuna denuncia per i conoscenti che hanno ricevuto e tenuto le immagini incriminate.

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