Cade sui fornelli mentre cucina, 97enne arsa viva: era appena stata dimessa dall’ospedale

Una 97enne ha perso la vita dopo essere caduta sui fornelli accesi mentre cucinava. È avvenuto il 26 dicembre a Firenze, dove Milena Masini è deceduta nonostante l'immediato allarme dei vicini. La donna era stata dimessa il giorno prima dall'ospedale.

Cade sui fornelli mentre cucina, 97enne arsa viva: era appena stata dimessa dall’ospedale

Era appena stata dimessa dall’ospedale la donna di 97 anni che ha perso la vita arsa viva nel giorno di Santo Stefano dopo essere caduta sui fornelli accesi mentre cucinava. La notizia arriva da Firenze, dove la quasi centenaria Milena Masini, classe 1927. viveva da sola in una casa in via Santa Maria a Cintoia.

La donna stava cucinando il pranzo, quando si è avvicinata troppo ai fornelli, forse per una caduta accidentale o forse semplicemente passando accanto e prendendo fuoco con una manica. Quando i suoi vestiti hanno cominciato a bruciare, ha gridato per chiedere aiuto ed i vicini hanno immediatamente allertato i soccorsi.

Purtroppo il loro tempestivo intervento non è servito, in quanto quando i vigili del fuoco, il personale del 118 ed i carabinieri della Compagnia di Firenze Oltrarno sono riusciti ad entrare nella casa, per Milena non c’era ormai più niente ad fare, se non dichiararne il decesso. Il corpo della donna è stato quindi trasferito all’istituto di medicina legale, a disposizione del magistrato che deciderà in merito alla necessità di un’autopsia. 

Milena non doveva essere dimessa“, lamentano i vicini al quotidiano La Nazione, confermando che la 97enne era stata ricoverata in Ospedale fino al giorno prima del suo decesso. “L’hanno rimandata a casa sola il giorno di Natale, alla sua età: ma si può fare così? Noi dicevamo tutti: tenetela ancora qualche giorno in ospedale. E invece l’hanno voluta dimettere“.

Quando era giovane, Milena è stata delle prime rocciatrici e arrampicatrici donne italiane, uno sport che all’epoca era considerato prettamente maschile. La donna aveva un nipote che veniva a trovarla quando gli era possibile, ma che abita lontano, e contava sull’aiuto della comunità di Cintoia.

Una persona per bene, conosciuta e ben voluta da tutto il rione“, la descrive il vicino Gino, che da anni da aiuto agli anziani della zona. “Mi dovevano avvisare subito“, dice con rammarico a La Nazione, “avevo le chiavi di casa della signora, come spesso capita con altri anziani soli che aiuto, e qui nel vicinato lo sanno in parecchi, abito a due portoni. Chissà, forse potevamo aprire la porta quando ancora era viva“.

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