Botti di Capodanno: bimbo rischia amputazione del pollice in Puglia

Sono stati 882 gli interventi dei Vigili del Fuoco in tutta Italia la notte di San Silvestro che ha introdotto il nuovo anno 2025. Un bambino rischia l'amputazione di un pollice in Puglia.

Botti di Capodanno: bimbo rischia amputazione del pollice in Puglia

Un bilancio pesantissimo quello della Notte di San Silvestro in tutta Italia. Come da tradizione anche quest’anno in moltissimi hanno deciso di far deflagare petardi e altri oggetti per le strade delle nostre città, una situazione che come si sa comporta numerosi pericoli soprattutto per chi fa deflagrare botti non a norma di legge, ovvero venduti illegalmente.

Infatti bisognerebbe solo acquistare materiale certificato ma si sa, la voglia di festeggiare è sempre tanta e purtroppo non tutti rispettano le regole. Da Nord a Sud sono stati 882 gli interventi dei Vigili del Fuoco nella sola notte di San Silvestro, un numero maggiore rispetto allo scorso anno quando erano stati 703. La maggior parte degli interventi sono avvenuti in Nord Italia, specialmente in Lombardia e Emilia-Romagna. Tanti gli interventi per cassonetti andati a fuoco ma purtroppo diversi anche gli interventi del 118 con gente rimasta colpita dai botti.

Bimbo rischia il pollice in Puglia

Sicuramente tra gli episodi più gravi c’è quello accaduto in Puglia dove un bambino rischia di perdere il pollice in Puglia. Secondo quanto appreso l’episodio è avvenuto ad Andria, in provincia della BAT, dove un bimbo di 6 anni si è vista consegnare un’arma da fuoco dal padre, la stessa avrebbe dovuto funzionare a salve ma l’oggetto sarebbe deflagrato in mano al bimbo.

A questo punto immediati i soccorsi del 118, il bimbo è stato portato in ospedale dove adesso rischia di perdere un pollice. Tantissimi anche i sinistri a causa dei petardi con gente che è dovuta ricorrere alle cure del 118 non solo per danni agli arti superiori ma anche per bruciature su diverse parti del corpo.

Insomma un bilancio ancora grave quello dei botti di fine anno che come ogni notte di San Silvestro pone davanti agli operatori diverse situazioni molto gravi che necessitano di interventi urgenti. 

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