Blue Whale: la polizia salva una ragazzina a Ravenna

La polizia postale di Bologna interviene dopo le segnalazioni della scuola e della famiglia. Sui social la 14enne aveva pubblicato immagini di autolesionismo

Blue Whale: la polizia salva una ragazzina a Ravenna

Il rischio emulazione da parte dei ragazzini del fenomeno Blue Whale sembra non sia scongiurato. Arriva da Ravenna la notizia di una ragazzina di 14 anni, finita nella rete dei curatori e che aveva iniziato il macabro percorso che l’avrebbe portato al suicidio.

Una foto postata su Facebook, con segni di autolesionismo, riconducibili alle istruzioni che gli adolescenti ricevono via social da questi criminali, ha allarmato la scuola che ha subito avvisato la famiglia della ragazza. Avvertite le forze dell’ordine, è intervenuta la Polizia Postale di Bologna che sta indagando per appurare le responsabilità.

Il fenomeno, reso noto qualche settimana fa dalla trasmissione televisiva Le Iene, ha causato circa 150 suicidi tra gli adolescenti in Russia, e si ipotizza anche un caso in Italia, precisamente quello di un 15enne di Livorno, che si è lanciato dal tetto di un palazzo. Nelle scorse settimane una ragazzina di Pescara era stata salvata in extremis grazie alle segnalazioni dei suoi amici.

La Polizia Postale in questi giorni continua ad avvisare i genitori affinchè monitorino il comportamento dei propri figli, ricordando i principali segni di questo assurdo gioco della morte. I ragazzi, agganciati dai curatori, ricevono ordini per 50 giorni di seguito. Si va da pratiche di autolesionismo, a selfie estremi sui tetti di palazzi o sui binari delle ferrovie e a visione di film horror, nel cuore della notte.

Il cinquantesimo giorno, quando il ragazzino è stato manipolato mentalmente, arriva l’ordine di lanciarsi nel vuoto dal palazzo più alto, facendosi riprendere da un amico, che poi avrà il compito di pubblicare in rete il video.

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