Bea non ce l’ha fatta: ha raggiunto la sua mamma

Si è spenta oggi la “bambina di pietra” affetta da una rara patologia che le ha calcificato tutte le articolazioni. L’annuncio della zia Sara su Facebook: “ha deciso di correre ad abbracciare la sua mamma”

Bea non ce l’ha fatta: ha raggiunto la sua mamma

Con un post sulla pagina Facebook “Il mondo di Bea”, la zia Sara ha dato l’annuncio della morte della piccola Beatrice, la bambina torinese affetta da una malattia rarissima che in questi anni le ha calcificato tutte le articolazioni, imprigionandola nel proprio corpo.

“Beatrice questa sera è volata via. In questo giorno, dedicato agli innamorati, ha deciso di correre ad abbracciare la sua mamma. Saperle insieme sarà la nostra forza”. Queste le parole che hanno ricordato anche un altro dolore di questa famiglia, che solo sei mesi fa era stata colpita da un altro lutto, la morte di Stefania Fiorentino, madre della piccola Bea, stroncata da un tumore a soli 35 anni.

Beatrice, che il prossimo 6 giugno avrebbe compiuto 9 anni, era nata a Torino in ottima salute, ma dopo tre mesi la mamma si era accorta che c’era qualcosa che non andava, perché la piccola faticava a muovere le manine. I primi consulti medici non riuscirono a scoprire cosa stesse succedendo nel corpo della bambina, fino a quando, all’età di circa 9 mesi, Bea si fratturò un polso, mentre la mamma la stava vestendo.

Le radiografie svelarono l’atroce verità: le articolazioni del braccio e della mano si erano calcificate. Successivi esami svelarono che tutto il corpo di Bea era completamente calcificato, un caso unico al Mondo, tanto che ancora oggi la sua malattia non ha ne un nome e ne una terapia. Negli anni seguenti, la situazione non è mai migliorata, nonostante l’impegno dei genitori Alessandro e Stefania, che avevano lanciato un appello mondiale, per scoprire altri casi simili a quello che aveva colpito la loro piccola.

La piccola Bea, grazie all’amore dei suoi cari e nonostante potesse muovere solo gli occhi, ha cercato di vivere una vita normale, frequentando la scuola con l’aiuto di un’insegnante di sostegno. Il suo caso aveva commosso anche Papa Francesco, che nel settembre del 2013, aveva abbracciato la piccola e la sua famiglia in Piazza San Pietro, durante l’udienza generale del mercoledì.

Dopo la morte della madre, è stata la zia Sara che, tramite Facebook, ha fornito le informazioni sulla salute di Bea e sugli eventi organizzati per raccogliere fondi per la ricerca. Oggi la notizia più triste con il post che si conclude con “Il mondo di Bea resterà in assoluto il miglior posto che io abbia mai potuto visitare, per sempre.”

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