Ancona, Salvini ancora contestato: lanci di uova e bottiglie

Ancora uova (e stavolta anche pomodori) per Matteo Salvini, che dopo le contestazioni incassate a Livorno, ha dovuto fare i conti con i suoi detrattori anconetani. Ma il suo comizio si è svolto regolarmente, e non ci sono stati scontri

Ancona, Salvini ancora contestato: lanci di uova e bottiglie

Se continua di questo passo, Matteo Salvini potrà ben presto aprire una propria catena di supermercati. Il leader della Lega, dopo essere stato aspramente contestato a Livorno settimana scorsa, ha nuovamente incassato una pioggia di vettovaglie, stavolta nel corso di un comizio ad Ancona. Era pressappoco mezzogiorno quando il leader del Carroccio ha dato inizio al suo show, di fronte ad una piazza Roma in versione anti-guerriglia, con agenti in assetto antisommossa pronti ad intervenire ad ogni evenienza. Il Segretario di Lega Nord non è infatti particolarmente amato da coloro che non gli sono affini per scuola di pensiero, anzi; spesso e volentieri, a causa delle sue reiterate provocazioni, ha attirato le ire dei suoi contestatori politici, che stanno prendendo la censurabile abitudine di lanciargli dietro qualsiasi cosa pur di farlo tacere.

Stando a quanto riporta Il Messaggero nella sua edizione online, erano “numerose” le persone che si sono raccolte in piazza nel capoluogo marchigiano, per contestare Matteo Salvini con slogan e striscioni. Il volto del Carroccio stavolta ha sfoggiato una felpa blu con la scritta gialla: “MARCHE”, dopo aver fatto una scelta di vestiario analoga in occasione della sua visita a Livorno. Tra i contestatori ci sarebbe stato anche un gruppo di una trentina di persone affiliate ai centri sociali, i quali avrebbero lanciato fumogeni cercando a più riprese di arrivare nei pressi del palco. Ma la polizia, ben organizzata per contrastare ogni tentativo del pubblico di venire a contatto con Salvini, ha bloccato sul nascere ogni iniziativa belligerante.

Tra lanci di uova, pomodori e di bottiglie vuote, il Segretario di Lega Nord ha terminato la propria orazione circa un quarto d’ora più tardi, verso le 12:15, muovendosi poi verso la sua nuova tappa: l’hotel House di Porto Recanati, a Macerata. La struttura ricettiva è un complesso multirazziale salito alla ribalta delle cronache per l’arresto, da parte della Digos, di un pakistano sospettato di avere legami con l’Isis, avvenuto settimana scorsa. Il leader di Lega Nord ha comunque fatto in tempo a salutare il coordinatore regionale di Fdi-An Carlo Ciccioli, in occasione della raccolta firme per le Regionali.

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