Una notizia che ha scosso profondamente la community online e chi lo seguiva con affetto: Thiago Elar, ragazzo transgender di 27 anni, è deceduto a Treviglio, nella Bergamasca. Originario di Bergamo e residente a Osio Sotto, Thiago era molto conosciuto su TikTok, dove condivideva riflessioni intime e autentiche sulla sua vita, in particolare sul periodo trascorso all’interno di una struttura psichiatrica e sulla sua lotta contro un disturbo del comportamento alimentare.
Secondo quanto riportato da Fanpage.it, il decesso sarebbe avvenuto per cause naturali, anche se la notizia è ancora avvolta da grande riserbo. A dare l’allarme della sua scomparsa sono stati amici e utenti dei social, molti dei quali lo seguivano da tempo e avevano imparato a conoscere la sua sensibilità e la sua forza. I contenuti che pubblicava, spesso toccanti e carichi di umanità, raccontavano il difficile rapporto con alcuni membri della famiglia, la sofferenza vissuta in solitudine e il bisogno di ascolto e supporto che rivolgeva alla rete.
L’ultimo video pubblicato risale a poche ore prima del decessot in cui parlava di un imminente incontro con i medici. Poi, il silenzio. E infine la triste notizia, rilanciata inizialmente dai follower e poi confermata da fonti ufficiali.In seguito, è stato pubblicato anche un necrologio online sul portale IlCommiato.it, dove si annuncia che il rito funebre si svolgerà oggi, mercoledi 23 luglio, che presso la Chiesa di Osio Sotto, il comune dove Thiago risiedeva.
I commenti lasciati online si sono moltiplicati nel giro di poche ore, in un coro di dolore e solidarietà. In tanti hanno voluto rendere omaggio al suo coraggio, alla sua voce fuori dal coro, e al suo desiderio spesso espresso nei video di essere riconosciuto per ciò che era. «Riposa in pace, Thiago», scrive qualcuno. E ancora: «Buon viaggio Thiago, ora sei libero. Mi dispiace che il tuo nome non sia stato rispettato». Un altro utente aggiunge: «La tua storia ha toccato il cuore di molti.
Ci mancherai».Diversi creator e utenti stanno lanciando appelli affinché ci sia una presenza massiccia al funerale, come segno di rispetto e riconoscimento verso una persona che, pur nel dolore, non ha mai smesso di raccontare la verità della propria esistenza.La sua scomparsa lascia un vuoto profondo, ma anche un’eredità importante: quella del dialogo aperto sui temi della salute mentale, dell’identità di genere, e del bisogno di ascolto reale per chi attraversa momenti di fragilità. Thiago Elar ha avuto il coraggio di mostrarsi, di chiedere aiuto, di non nascondere il proprio dolore. E ora, è il momento che quel dolore trovi rispetto, memoria e verità.