A Predappio tornano i saluti romani: Orsola Mussolini critica Forza Nuova e difende la memoria del Duce

Al raduno annuale a Predappio, paese natale di Benito Mussolini, circa mille persone hanno preso parte alla camminata fino al cimitero di San Cassiano, con il ritorno dei saluti romani.

A Predappio tornano i saluti romani: Orsola Mussolini critica Forza Nuova e difende la memoria del Duce

Domenica 26 ottobre 2025, Predappio, in provincia di Forlì, è tornata a essere teatro di un raduno che richiama nostalgici del fascismo e della Marcia su Roma. Circa mille persone, secondo gli organizzatori, e 700 secondo la Questura, hanno partecipato alla camminata dalla piazza principale del paese fino al cimitero di San Cassiano, luogo di sepoltura di Benito Mussolini.

L’evento, ormai tradizionale, segna ogni anno l’anniversario della Marcia su Roma, e quest’anno ha registrato il ritorno dei saluti romani davanti alla cripta del Duce, un gesto che non avveniva da due anni. Nonostante l’invito della famiglia Mussolini a sostituire il saluto con la mano sul cuore, numerosi partecipanti hanno alzato il braccio teso dopo il rito del “presente”.

Il colore predominante tra i manifestanti è stato, come di consueto, il nero, con una composizione mista che includeva teste rasate e alcune famiglie con bambini. La partecipazione di persone di diverse età evidenzia come il raduno attragga sia nostalgici della stagione fascista sia curiosi e simpatizzanti più giovani, interessati a celebrare la figura storica del Duce secondo una visione revisionista.

Tra le presenze più discusse vi è stata quella di Forza Nuova, formazione politica di estrema destra guidata da Roberto Fiore. La Questura aveva imposto ai militanti di manifestare soltanto nel pomeriggio, evitando la consueta partecipazione al corteo mattutino. Tuttavia, i membri di Forza Nuova hanno ignorato l’avvertimento, sostenendo che il divieto fosse legato a «una firma digitale scaduta».

Fiore stesso è arrivato in mattinata, ma dopo un breve colloquio con dirigenti della Digos ha scelto di non prendere parte alla camminata verso la cripta, evitando un confronto diretto con il raduno principale. A stigmatizzare il comportamento di Forza Nuova è stata Orsola Mussolini, pronipote del Duce e organizzatrice dell’evento. «Quest’anno la manifestazione è stata resa più complicata dalla presenza di una forza politica che non nomino nemmeno, ma che ha creato condizioni non buone soltanto per ottenere visibilità, mentre noi siamo qui riuniti solo per un momento di preghiera», ha spiegato.

La pronipote ha anche commentato la Marcia su Roma del 1922, precisando che «non ci fu alcun colpo di Stato. Benito è stato eletto secondo lo Statuto Albertino e prima di lui con le stesse procedure sono stati eletti 26 presidenti del Consiglio».

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