Raid neofascista al liceo occupato di Genova: svastica, urla al Duce e banchi distrutti

Un gruppo di giovani ha compiuto un raid notturno al liceo Leonardo da Vinci di Genova, vandalizzando la scuola con simboli fascisti e slogan e terrorizzando gli studenti occupanti, mentre le autorità indagano a 360 gradi.

Raid neofascista al liceo occupato di Genova: svastica, urla al Duce e banchi distrutti

Un episodio di inaudita gravità ha scosso Genova nella notte tra sabato e domenica, quando un gruppo di almeno dieci persone ha fatto irruzione nel liceo Leonardo da Vinci, occupato da due giorni dagli studenti in solidarietà con Gaza. I malintenzionati hanno vandalizzato l’istituto con mazze e spranghe prese da un cantiere vicino, imbrattando le pareti con svastiche e slogan inneggianti al fascismo e al nazismo, tra cui urla di “viva il Duce”.

Gli @ggressori hanno inoltre aperto gli estintori e rovinato diversi banchi, mentre gli studenti, terrorizz@ti, cercavano di resistere. Secondo quanto denunciato dal collettivo studentesco e dal consigliere di Avs Simone Leoncini, si è trattato di un’azione premeditata, con chiara matrice crimin@le e ideologica, mentre le forze dell’ordine sono intervenute solo ore dopo l’irruzione, nonostante ripetute segnalazioni.

La polizia è arrivata sul posto con più volanti, agenti della Digos e personale della Polizia Scientifica. All’arrivo, gli investigatori hanno constatato che gli intrusi avevano forzato l’ingresso dell’edificio, danneggiato banchi e infissi e imbrattato due pareti con scritte offensive. Fortunatamente, non sono stati segnalati contusi né scontri diretti tra gli studenti e gli @ggressori.

Il preside è giunto immediatamente sul luogo, mentre la polizia ha avviato indagini approfondite attraverso sistemi di videosorveglianza e testimonianze raccolte tra gli studenti presenti. Alcuni testimoni hanno descritto gli autori come ragazzi giovanissimi, tra i 15 e i 17 anni, definiti “maranza”, ma la qualificazione definitiva dell’azione resta ancora prematura. Le reazioni istituzionali non si sono fatte attendere. Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha espresso “viva preoccupazione”, auspicando che i responsabili, accusati di un grave atto di violenz@ di stampo neofascista, vengano identificati e puniti rapidamente.

La sindaca di Genova, Silvia Salis, ha definito l’episodio “di estrema gravità”, sottolineando che la presenza di una svastica in una scuola rappresenta un vero e proprio att@cco ai valori della democrazia. Anche esponenti politici locali hanno condannato l’azione: l’assessore regionale all’Istruzione Simona Ferro ha parlato di “episodio inaccettabile” che colpisce un luogo di educazione e legalità, mentre i parlamentari liguri del Pd hanno definito quanto accaduto un att@cco alla libertà e alla democrazia.

Sul fronte sindacale, la Cgil Genova ha descritto il raid come “gravissimo e senza precedenti”, ribadendo il proprio sostegno agli studenti e al personale scolastico. L’episodio evidenzia la necessità di tutelare le scuole come spazi sicuri di formazione, dialogo e crescita civile, dove le manifestazioni pacifiche degli studenti, anche in contesti internazionali come la solidarietà con Gaza, non possano essere interrotte da atti di violenz@ o intimid@zione. Le indagini proseguono a 360 gradi, inclusa l’analisi di eventuali complicità interne alla sicurezza dell’istituto, mentre la comunità scolastica si prepara a presidiare il liceo e a chiedere giustizia e chiarimenti su quanto accaduto.

Continua a leggere su Fidelity News