Nuove scoperte sugli indizi che portano alla colpevolezza di Massimo Bossetti per l’assassinio di Yara Gambirasio, che invece adesso sembrano smontare tutte le certezze venute alla luce da quando il muratore è stato arrestato. Claudio Salvagni, il legale di Bossetti, ha detto a Quarto Grado: “La traccia che tiene in carcere Massimo Bossetti, il dna mitocondriale trovato su Yara, non è del muratore”.
E continua le sue affermazioni dicendo: “Abbiamo lavorato sempre cercando di trovare soluzioni a tutti i dubbi che avevamo e siamo partiti con una relazione dei Ris che ci lasciava alquanto dubbiosi. Siamo arrivati all’ultima relazione depositata pochi giorni fa che, relativamente alla famosa traccia trovata sugli slip di Yara che tiene in carcere Massimo Giuseppe Bosseti, afferma che il Dna mitocondriale rinvenuto in questa traccia non è di Massimo Giuseppe Bossetti”.
Infatti, secondo ciò che è stato scoperto e adesso riferito dall’avvocato Salvagni, dalle ultime perizie depositate è venuto alla luce un elemento deflagrante che porta da tutt’altra parte, e i risultati ottenuti non hanno niente a che vedere con il Dna di Massimo Bossetti, e lo si può vedere benissimo perché non è un dna nascosto o incomprensibile. E’ chiaro dunque, secondo quanto sostiene l’avvocato, che l’uomo non ha niente a che vedere con Yara.
L’avvocato ha anche detto nel corso della trasmissione che lunedì il pool difensivo deciderà se presentare una nuova istanza di scarcerazione. E Salvagni insiste nel dire che le nuove rivelazioni portano ad una immediata scarcerazione di Bossetti.
La testimone che ha dichiarato di aver visto Massimo e Yara mentre erano all’interno dell’auto davanti alla palestra di Brembate è di Trescore Balneario, sempre in provincia di Bergamo, e la sua testimonianza aveva confermato la conoscenza tra i due. La donna aveva detto agli inquirenti di aver visto Massimo e Yara poche settimane prima della scomparsa della ragazzina. Un rompicapo che ancora a distanza di anni lascia molti dubbi e poche certezze, e adesso, se è confermato che la traccia del dna non è di Bossetti, tutto va a monte e le indagini dovranno ripartire da capo. Si attendono ulteriori sviluppi e le conferme o smentite su quanto dichiarato dal Salvagni.