Dal carcere di Bogotà, in Colombia, Bruno Damiani conosciuto con l’appellativo de “il brasiliano” e unico indagato per l’omicidio di Angelo Vassallo sostiene ancora una volta la sua innocenza e dice al suo avvocato: “Capisco il dolore del figlio del sindaco Vassallo e il suo legittimo desiderio di conoscere la verità sulla scomparsa del padre. Mi auguro che quanto prima il suo desiderio possa essere esaudito. Gli porgo le mie sentite condoglianze. Ma non sono in grado di riferire nulla sull’omicidio”. L’uomo è accusato di avere ucciso il sindaco pescatore di Pollica, omicidio avvenuto ad Acciaroli il 5 settembre 2010. L‘uomo è stato aggredito mentre rientrava a casa ed è morto sotto nove colpi esplosi da una pistola calibro 9.21 baby Tanfoglio, pistola scomparsa e mai trovata.
Bruno Humberto Damiani è originario di Belo Horizonte, ha 31 anni, e finora è il solo indagato per la morte del sindaco Angelo Vassallo. L’uomo dal 18 febbraio 2011 Damiani si trova richiuso nel carcere di Bogotà, in una cella di sicurezza insieme a tre sudamericani. A distanza di quattro anni le ricerche sulla verità non si sono ancora fermate, e la famiglia del sindaco-pescatore attende con pazienza ulteriori sviluppi sulla vicenda. Da allora sono trascorsi quattro anni in cui la moglie, i figli ed i suoi fratelli hanno cercato e atteso risposte, in un silenzio spesso assordante e contraddistinto da numerosi dubbi.
Damiani è stato arrestato per traffico internazionale di droga ed è anche imputato di omicidio volontario con l’aggravante mafiosa. Durante l’interrogatorio ottenuto dal PM Rosa Volpe l’uomo ha dichiarato di non aver mai avuto rapporti con Vassallo e nega di averlo conosciuto. Gli inquirenti sono certi che la pista da seguire è quella del traffico di droga, e l’accusa insiste sulla sua colpevolezza perché Damiani era partito per il Brasile appena due giorni dopo l’omicidio e alcuni pentiti avevano rivelato i suoi rapporti con la camorra.
Il suo legale, Michele Sarno, commenta: “Credo fermamente nell’innocenza del mio assistito afferma il penalista ma rispetto l’operato della magistratura, che si sta impegnando a fondo per ottenere l’estradizione di Damiani, e sono vicino anche ai familiari del sindaco Vassallo, nella speranza che si possano scoprire i veri responsabili dell’omicidio”.