Lunedì 1° dicembre si è verificato un episodio particolarmente complesso lungo l’autostrada A2 del Mediterraneo, nel tratto compreso tra Scilla e Bagnara, in provincia di Reggio Calabria. Un gruppo di malviventi ha intercettato un portavalori della società Sicurtransport all’interno di una galleria, sfruttando una strategia già osservata in passato in altre zone del Paese. L’azione è avvenuta intorno alle 6.30 del mattino, in un momento in cui il traffico era contenuto, ma comunque sufficiente a generare disagi immediati e un blocco completo della carreggiata nord.
Secondo le prime ricostruzioni, la banda ha predisposto due auto incendiate sulle corsie e ha disseminato l’asfalto di chiodi a tre punte, creando una barriera in grado di fermare qualsiasi veicolo in transito, incluso il mezzo blindato. Questa tattica, elaborata per isolare completamente il portavalori, ha costretto gli operatori a fermarsi, mentre l’oscurità della galleria offriva ai malviventi una copertura ulteriore.
Durante l’azione sono stati esplosi colpi di arma da fuoco, ma senza provocare conseguenze fisiche alle persone presenti. I dipendenti della società di trasporto valori sono stati messi in sicurezza, mentre la banda è riuscita a impossessarsi di una somma stimata in circa due milioni di euro prima di fuggire. Sul posto sono intervenuti rapidamente i Vigili del Fuoco, impegnati nello spegnimento delle auto in fiamme, e gli agenti della Polizia di Stato, che hanno delimitato l’area e avviato le prime verifiche.
Presenti anche le squadre Anas, con il compito di gestire una viabilità completamente compromessa dalle cariche incendiarie e dai detriti sparsi sulla carreggiata. Le ripercussioni sul traffico sono state immediate e rilevanti. Per i veicoli leggeri è stata istituita un’uscita obbligatoria allo svincolo di Scilla, con rientro in A2 a Bagnara, mentre i mezzi pesanti sono stati fermati temporaneamente allo svincolo di Campo Calabro per evitare ulteriori congestioni.
Solo in seguito, grazie al lavoro congiunto delle autorità, il tratto è stato riaperto, anche se si sono registrati rallentamenti dovuti alla rimozione dei veicoli danneggiati e alla bonifica dell’area. Nel frattempo, alcuni filmati diffusi online hanno mostrato l’impatto scenico dell’azione: auto completamente avvolte dalle fiamme e il varco d’accesso alla galleria oscurato dal fumo, con gli operatori delle forze dell’ordine impegnati nelle prime attività di soccorso e controllo. Le immagini hanno rapidamente fatto il giro dei social, attirando l’attenzione su un metodo operativo che ricorda quello di altri episodi avvenuti negli ultimi anni, spesso collegati a gruppi organizzati provenienti da diverse regioni italiane. Le indagini, ora in corso, dovranno chiarire ogni dettaglio dell’accaduto e soprattutto identificare i responsabili. Gli investigatori stanno analizzando testimonianze, tracciati video e possibili spostamenti sospetti nelle ore precedenti e successive al fatto. L’obiettivo è ricostruire con precisione la dinamica e verificare se dietro il gruppo si celino collegamenti con bande già note per azioni simili.