La zona di Borgo Pace, in provincia di Pesaro Urbino, è teatro di una vasta operazione di ricerca dopo una segnalazione riguardante la possibile caduta di un elicottero Augusta Westland 109, decollato da Venezia e con a bordo, secondo le prime informazioni trapelate, due persone. L’allarme è stato lanciato nel pomeriggio, attorno alle 17-18, quando i contatti radio con il velivolo sono stati improvvisamente persi e l’elicottero è scomparso dai radar mentre sorvolava una zona boschiva e particolarmente impervia, al confine tra Marche, Toscana e Umbria.
Immediatamente sono scattate le complesse operazioni di ricerca e soccorso, coordinate nel territorio di confine e che coinvolgono un ampio schieramento di forze: carabinieri, vigili del fuoco, personale del soccorso alpino speleologico proveniente dalle tre regioni interessate, esercito e aeronautica militare. Per gestire l’emergenza e coordinare gli interventi, sono state inoltre attivate le sale operative provinciali, con la presenza di disaster manager e infermieri specializzati sul campo. In particolare, a Badia Tedalda (Arezzo), uno dei punti strategici della zona, è stato allestito un centro di comando operativo per garantire la massima efficacia nelle ricerche della zona dell’Alpe della Luna e in tutti i boschi circostanti.
Secondo le prime ricostruzioni, il velivolo civile era in volo da Venezia verso sud e potrebbe essere stato costretto a un atterraggio d’emergenza o essersi schiantato nei boschi di Borgo Pace, uno dei tratti più difficili da raggiungere e coprire del centro Italia. A confermare la gravità e l’urgenza della situazione, l’attivazione del protocollo di maxiemergenza da parte dell’ASL Toscana Sud Est e il massiccio dispiegamento di uomini e mezzi, inclusi elicotteri dell’Aeronautica con tecnologie a infrarossi per la perlustrazione notturna.
Le ricerche, cominciate in serata, stanno continuando nelle ore notturne senza sosta. Le condizioni geografiche e meteorologiche non facilitano il compito ai soccorritori che, tuttavia, stanno lavorando incessantemente per individuare eventuali segni dei passeggeri dispersi nella fitta boscaglia di confine. Al momento, risulterebbero due le persone a bordo – il pilota e un passeggero –, ma né la loro identità né il loro stato di salute sono stati ancora confermati ufficialmente dalle autorità.
Nella zona di Parchiule, vicino a Borgo Pace, è stato allestito il campo base delle operazioni di soccorso, con la partecipazione di tutte le forze coinvolte sotto il diretto coordinamento della Protezione Civile. La situazione, purtroppo, rimane al momento molto incerta: i soccorritori non hanno ancora potuto né confermare né escludere la presenza di vittime, e l’intera comunità locale segue con preoccupazione gli sviluppi della vicenda.Nei casi di incidenti in aree così impervie, rapidità e collaborazione tra corpi specializzati sono determinanti per aumentare le probabilità di trovare in vita i passeggeri. Mentre le autorità invitano a non diffondere notizie non verificate, affinché le operazioni possano procedere senza interferenze, restano molte domande: le cause che hanno portato alla perdita di contatti, la reale posizione dell’elicottero e soprattutto le sorti delle persone coinvolte.Con le prime luci del mattino, le ricerche sono destinate a intensificarsi ulteriormente. L’intera area, difficile da coprire in condizioni normali, impone criteri di massima precauzione, ma anche di tenacia e determinazione. L’auspicio è che una risposta certa e possibilmente positiva arrivi nelle prossime ore, a coronamento di uno sforzo collettivo che vede impegnate risorse sanitarie, civili e militari.