Negli ultimi mesi Apple sembra attraversare una fase di profonda trasformazione, non solo in termini di prodotti ma anche di filosofia progettuale. L’azienda di Cupertino sta preparando una serie di innovazioni che spaziano dalla potenza hardware alla gestione termica, dall’espansione pubblicitaria su iOS fino a nuove categorie di dispositivi pieghevoli. Il marchio che per anni ha incarnato l’equilibrio tra estetica, prestazioni e semplicità d’uso si sta ora spingendo oltre, cercando di ridefinire ciò che un dispositivo Apple può fare — e come può integrarsi nella vita quotidiana dell’utente.
Apple prepara una rivoluzione termica per iPad Pro: in arrivo una camera a vapore per gestire la potenza del chip M5
Negli ultimi anni l’iPad Pro si è trasformato da semplice tablet a una vera e propria workstation portatile, tanto da essere ormai paragonato a un MacBook in termini di potenza. Tuttavia, questa evoluzione tecnologica comporta anche nuove sfide, come la gestione del calore generato dai chipset sempre più performanti. Nonostante il vantaggio di una superficie più ampia rispetto a un iPhone, anche l’iPad Pro può raggiungere temperature elevate, specialmente durante l’uso intensivo di applicazioni per il montaggio video, la grafica 3D o l’intelligenza artificiale. Il recente iPad Pro con chip M5 ne è la prova: pur non rappresentando un balzo epocale rispetto all’M4, nei test interni si avvicina alle prestazioni del Mac Studio con M1 Ultra, un processore desktop di fascia altissima. Proprio per questo Apple starebbe lavorando all’introduzione di una camera a vapore nel prossimo ciclo di aggiornamento dell’iPad Pro, una soluzione già vista su alcuni notebook e smartphone gaming, pensata per distribuire meglio il calore e mantenere prestazioni costanti anche sotto carichi pesanti. Secondo indiscrezioni, l’azienda di Cupertino intende introdurre la novità entro la primavera del 2027, seguendo il suo consueto ciclo di aggiornamento di circa 18 mesi. La nuova generazione dovrebbe inoltre integrare il futuro chip M6, prodotto da TSMC con tecnologia a 2 nanometri, capace di garantire un notevole aumento di efficienza energetica e potenza di calcolo. Sebbene Apple non sia la prima a introdurre un sistema di raffreddamento a vapore su un tablet, la società saprà sicuramente valorizzarlo nel proprio ecosistema come una svolta ingegneristica di rilievo, evidenziandone i benefici in termini di prestazioni e affidabilità. Oltre a migliorare l’esperienza d’uso, questa innovazione contribuirà a differenziare ulteriormente l’iPad Pro dall’iPad Air, che negli ultimi anni si è avvicinato per design e specifiche ai modelli premium, con display da 13 pollici e chip M4. Se i rumor saranno confermati, la camera a vapore segnerà l’inizio di una nuova era per i dispositivi mobili Apple, in cui efficienza termica e potenza si incontrano per offrire prestazioni di livello desktop in un corpo ultrasottile. Un passo che potrebbe persino aprire la strada a futuri MacBook Air senza ventola, ma capaci di mantenere alte le prestazioni anche nelle sessioni di lavoro più impegnative.
Apple prepara l’arrivo degli annunci su Maps: la nuova frontiera della pubblicità “intelligente” su iOS
Apple continua a potenziare la propria strategia pubblicitaria, e questa volta il focus è puntato su una delle sue app più popolari: Apple Maps. Dopo anni di sperimentazioni e indiscrezioni, l’azienda di Cupertino sembra pronta a introdurre una nuova forma di promozione all’interno del servizio di mappe, che permetterà a ristoranti, negozi e altre attività commerciali di pagare per apparire in evidenza nei risultati di ricerca. L’obiettivo è avviare la fase operativa già nel corso del 2026, segnando così l’ingresso di Maps nel circuito pubblicitario di Apple, accanto a piattaforme come App Store, News e TV. Il funzionamento sarà simile ai Search Ads già presenti nell’App Store: le aziende potranno acquistare spazi sponsorizzati in base alle parole chiave cercate dagli utenti. Tuttavia, la versione dedicata a Maps si distinguerà per un’interfaccia più pulita e un approccio meno invasivo, progettato per mantenere l’esperienza d’uso coerente con l’estetica raffinata tipica dell’ecosistema Apple. L’azienda, inoltre, intende sfruttare i progressi dell’intelligenza artificiale per ottimizzare la pertinenza degli annunci, garantendo che le inserzioni siano davvero utili per chi effettua una ricerca, ad esempio mostrando un ristorante consigliato nelle vicinanze o un’offerta locale in base alle abitudini dell’utente. Tuttavia, non mancano le perplessità. Una parte della community Apple teme che la crescente presenza pubblicitaria possa snaturare l’esperienza premium che da sempre distingue i dispositivi iOS. Negli ultimi anni, la società ha già inserito numerosi richiami a servizi interni come Apple Music, Apple TV+, Fitness+ e AppleCare+, oltre a banner promozionali in Apple News. Alcuni consumatori considerano questa strategia eccessiva, soprattutto se si tiene conto del costo elevato dei dispositivi — con modelli di iPhone che possono superare i 1.900 euro. La sfida per Apple sarà dunque trovare un equilibrio tra monetizzazione e rispetto dell’esperienza utente, evitando che la pubblicità diventi troppo invasiva. Se gestito con attenzione, il progetto potrebbe trasformare Maps in una piattaforma pubblicitaria di alto livello, capace di offrire visibilità mirata alle aziende senza compromettere la fiducia degli utenti. In caso contrario, Cupertino rischierebbe di alimentare un malcontento crescente tra coloro che acquistano i suoi dispositivi non per essere esposti a inserzioni, ma per vivere un’esperienza fluida, discreta e priva di distrazioni commerciali.
Il sogno dell’iPad pieghevole da 18 pollici: tra ambizione e incertezze sul futuro del progetto
L’idea di un iPad pieghevole da 18 pollici rappresenta una delle visioni più audaci nella roadmap tecnologica di Apple, ma anche una delle più complesse da concretizzare. Secondo fonti interne, il progetto — concepito come un dispositivo capace di fondere la portabilità di un tablet con la produttività di un laptop — è entrato in una fase di profonda revisione. L’azienda di Cupertino aveva inizialmente pianificato il lancio intorno al 2028, ma i problemi tecnici e i costi di sviluppo hanno spinto la data più avanti, non prima del 2029. Le difficoltà maggiori riguardano il peso del prototipo e la realizzazione del pannello OLED pieghevole di nuova generazione, una componente chiave che deve garantire la massima flessibilità senza sacrificare la durata o la qualità dell’immagine. Inoltre, il prezzo stimato, che potrebbe superare i 3.000 dollari (circa 2.800 euro), solleva interrogativi sulla reale sostenibilità commerciale di un simile prodotto. Apple è nota per non compromettere né sulla qualità né sull’esperienza d’uso, ma in questo caso la combinazione tra tecnologia pionieristica e costo elevato potrebbe rendere difficile giustificare la produzione su larga scala. L’azienda sta osservando da vicino anche i movimenti dei concorrenti, in particolare Huawei, che ha già introdotto un dispositivo simile nel mercato cinese a circa 3.400 dollari (poco più di 3.200 euro). Sebbene l’iPad pieghevole potrebbe trarre ispirazione da queste esperienze, Apple intende seguire una propria filosofia di design, puntando a una transizione graduale verso forme di “informatica flessibile”, dove schermo e interfaccia si adattano alle esigenze dell’utente in modo fluido e naturale. Tuttavia, non sarebbe la prima volta che Apple decide di cancellare un progetto ambizioso se non all’altezza delle aspettative. È già accaduto con la vettura a guida autonoma, abbandonata dopo anni di ricerca, e con il prototipo di Apple Watch dotato di fotocamera, accantonato per ragioni di privacy e di ergonomia. Anche i piani per una versione più leggera del Visore Vision sono stati recentemente ridimensionati. Nonostante le incertezze, l’iPad pieghevole resta uno dei progetti più affascinanti della visione futura di Apple. Se mai dovesse vedere la luce, potrebbe ridefinire il concetto di tablet professionale, offrendo un’esperienza che fonde la potenza dei MacBook con la versatilità dell’iPad. Ma al momento, il progetto rimane sospeso tra sogno e realtà — una promessa di innovazione che potrebbe richiedere ancora molti anni prima di materializzarsi.