Gli americani bomb@rdano Milano: il 20 ottobre 1944 colpita la scuola di Gorla

L’episodio della scuola elementare «Francesco Crispi» a Gorla rappresenta uno dei momenti più dramm@tici della storia civile di Milano, con la scomparsa di 184 bambini e 20 adulti.

Gli americani bomb@rdano Milano: il 20 ottobre 1944 colpita la scuola di Gorla

Il 20 ottobre 1944 resta una data indelebile nella memoria di Milano. In quella mattina, un bombardiere americano B-24 Liberator decollato dalla Puglia, impegnato in una missione contro le officine Breda, perse la rotta e scaricò il suo carico di bombe sui quartieri popolari di Gorla e Precotto. In una tragic@ coincidenza, una bomb@ da quasi 230 chili colpì la scuola elementare «Francesco Crispi», provocando la dipartita di 184 bambini e 20 adulti, tra insegnanti e personale scolastico.

Questo evento rappresentò il momento più terribile vissuto dalla città durante il conflitto e rimane una ferit@ nella memoria collettiva dei milanesi. Milano, durante la Seconda guerr@ mondiale, fu teatro di circa cinquanta raid aerei, che causarono un bilancio stimato di circa duemila vittime civili, sebbene le cifre varino a seconda delle fonti.

Tra le incursioni più devast@nti si ricordano quella della notte tra il 12 e il 13 agosto 1943, quando vaste aree della città furono avvolte dalle fiamme, e i danni materiali furono gravissimi: Palazzo Marino subì danni importanti, il Duomo e il Castello Sforzesco riportarono contusioni significative, e la basilica di Santa Maria delle Grazie fu colpita da un incendio, sebbene il Cenacolo di Leonardo da Vinci fosse salvato grazie a specifiche protezioni.

L’intensificazione dei bomb@rdamenti si colloca nell’autunno del 1942, quando la guerr@ si fece più complessa per l’Italia e gli Alleati puntarono a colpire centri urbani, con l’obiettivo di indebolire il morale della popolazione. Incursioni come quelle del 24 ottobre 1942, condotta da quadrimotori Lancaster britannici, e del 14 febbraio 1943 causarono rispettivamente circa 150 e oltre cento vittime. Con la caduta di Mussolini, nell’estate del 1943, i bombard@menti aumentarono, danneggiando simboli della città come il Teatro alla Scala e la sede del Corriere della Sera.

Dopo l’@rmistizio dell’8 settembre 1943 e l’occupazione tedesca, ci fu una breve pausa negli @ttacchi su Milano. Quando ripresero, i bomb@rdamenti furono mirati soprattutto agli impianti industriali e alle infrastrutture ferroviarie, cruciali per lo sforzo bellico nazista. Anche se le incursioni divennero meno letali per i civili, continuarono a provocare vittime, come dimostra la tr@gedi@ della scuola di Gorla. Gli ultimi raid causarono lutti fino al 13 aprile 1945, pochi giorni prima della liberazione della città, avvenuta il 25 aprile.

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