Ragazzino di 13 anni perde la vita nel fiume Secchia durante un tuffo

Un ragazzo di 13 anni perde la vita nel fiume Secchia a Castellarano, mentre era con gli amici in una zona vietata alla balneazione. Leggi l'articolo per maggiori dettagli sul triste evento.

Ragazzino di 13 anni perde la vita nel fiume Secchia durante un tuffo

Un pomeriggio che doveva essere di svago si è trasformato in dramma a Castellarano, in provincia di Reggio Emilia. Un ragazzino di 13 anni, residente a Fiorano Modenese, si è tuffato nello specchio d’acqua del fiume Secchia, a circa un chilometro dalla diga, e non è più riemerso.

L’episodio è avvenuto sotto gli occhi dei tre amici che erano con lui, generando immediatamente panico e preoccupazione. Secondo le prime ricostruzioni, i giovani avevano deciso di fare il bagno nonostante fossero presenti cartelli che vietavano la balneazione in quell’area. La vittima, purtroppo, non sapeva nuotare adeguatamente e dopo il tuffo è scomparsa sotto la superficie. L’allarme è stato lanciato intorno alle 15:30, e la macchina dei soccorsi si è subito attivata per cercare il ragazzo.

Sul posto sono intervenute tre squadre dei vigili del fuoco, supportate da una squadra di sommozzatori, un elicottero del 118, il personale della protezione civile e i carabinieri. Le operazioni di recupero sono durate oltre due ore e, intorno alle 17:40, il corpo del giovane è stato recuperato senza vita dalle acque del Secchia.

La scena ha visto anche la presenza dei familiari, giunti rapidamente sul luogo, profondamente scossi dall’accaduto. Il sindaco di Castellarano, Giorgio Zanni, si è recato sul posto per seguire personalmente le operazioni e testimoniare la vicinanza della comunità alla famiglia del ragazzo. L’episodio ha evidenziato i rischi legati alla balneazione in zone vietate e l’importanza della supervisione degli adulti, soprattutto quando si tratta di minori che non possiedono abilità natatorie sufficienti.

Questa perdita improvvisa sottolinea quanto sia fondamentale educare i giovani alla sicurezza in acqua e rafforzare la vigilanza durante attività ricreative vicino a fiumi, laghi o altri specchi d’acqua. Nonostante l’intervento tempestivo dei soccorsi, la comunità ha dovuto fare i conti con l’esito dell’evento, segnando un momento di grande dolore e riflessione. Il ricordo del ragazzo e il sostegno alla famiglia sono ora al centro dell’attenzione della comunità locale, che si stringe attorno a chi ha perso un figlio in circostanze così difficili. L’episodio invita a una maggiore prudenza e consapevolezza, sottolineando l’importanza della prevenzione quando si tratta di minori e acqua.

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