Oggi l’Italia ha vissuto una giornata di mobilitazione senza precedenti, con lo sciopero generale indetto dai sindacati di base in solidarietà con la popolazione palestinese nella Striscia di Gaza e a sostegno della Global Sumud Flotilla. La protesta ha coinvolto tutti i settori, dai trasporti alla scuola, dai porti alla sanità, e ha registrato partecipazioni massicce in almeno 75 città.
L’obiettivo dei manifestanti era lanciare un messaggio chiaro: «Blocchiamo tutto con la Palestina nel cuore», sottolineando l’urgenza di interventi concreti da parte del governo italiano e della comunità internazionale. A Milano, il corteo partito da piazzale Cadorna ha creato momenti di forte tensione, con alcuni gruppi di manifestanti che hanno cercato di accedere alla Stazione Centrale, sfidando i blocchi della polizia. La situazione ha portato al ferimento di circa 60 agenti, 23 dei quali sono stati trasportati in ospedale, mentre alcune decine di manifestanti sono stati fermati.
La stazione Centrale ha subito danni alla vetrata d’ingresso, e parte della città ha registrato rallentamenti significativi nei trasporti pubblici, con chiusura temporanea della linea M4 della metropolitana e deviazioni di bus e tram. Le autorità hanno utilizzato lacrimogeni e idranti per contenere la situazione, mentre alcune centinaia di persone rimanevano in presidio davanti alla polizia in via Vittor Pisani.
A Roma, invece, la mobilitazione si è svolta con la partecipazione di oltre 100.000 persone secondo gli organizzatori, tra cui sindacati Usb e Cobas, movimenti studenteschi e associazioni civili. La testa del corteo ha fatto ingresso all’interno della Sapienza, con studenti che hanno scandito slogan come «Fuori il sionismo dall’università» e «Block the university, all eyes on the Flotilla».
La manifestazione ha attraversato la Tangenziale Est, bloccando temporaneamente il traffico e ricevendo gesti di solidarietà da parte di automobilisti lungo il percorso. Simili azioni hanno caratterizzato altre città come Napoli, Trieste, Genova e Bologna, dove manifestanti hanno temporaneamente interrotto il traffico autostradale e ferroviario, creando disagi significativi ma puntando a sensibilizzare l’opinione pubblica. Il governo e i leader politici hanno reagito in maniera netta: Giuseppe Conte ha espresso solidarietà agli agenti feriti, pur sottolineando l’importanza di ascoltare il «grido diffuso a favore dello stop al genocidio».
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha definito «indegne» le immagini degli scontri a Milano e ha sottolineato come i disordini non cambino la situazione a Gaza, auspicando parole chiare di condanna da parte degli organizzatori. Allo stesso tempo, il presidente del Senato Ignazio La Russa ha denunciato comportamenti «inaccettabili» da parte di alcuni manifestanti, difendendo cittadini e forze dell’ordine. Lo sciopero generale proseguirà fino alle 23 di oggi, interessando treni, autobus, scuole, università, porti e servizi pubblici. Le fasce di garanzia per il trasporto ferroviario e urbano sono previste in orari specifici, mentre in diverse città i cortei continuano a mobilitare migliaia di persone, confermando la portata nazionale della protesta e l’impatto significativo sulle attività quotidiane.