Ostriche e champagne a carico dell’ente: scoppia il caso sul pranzo da 700 euro dell’Ater dell’Aquila

Un pranzo da 690 euro a base di ostriche e champagne, intestato per errore o leggerezza all’Ater dell’Aquila, ha acceso i riflettori su trasparenza e responsabilità nella gestione degli enti pubblici.

Ostriche e champagne a carico dell’ente: scoppia il caso sul pranzo da 700 euro dell’Ater dell’Aquila

Un pranzo di lusso consumato in un noto ristorante dei Parioli a Roma, tra ostriche, scampi e champagne, è diventato motivo di polemica politica e istituzionale. L’episodio, che riguarda due dirigenti dell’Ater dell’Aquila, sta sollevando interrogativi sul corretto utilizzo delle risorse pubbliche e sul tema della trasparenza nella gestione degli enti.

Il fatto risale al 5 agosto, quando cinque persone – tra cui il presidente dell’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale dell’Aquila, Quintino Antidormi, e il direttore generale Giancarlo Alterio – si sono ritrovate per un pranzo in un locale rinomato della capitale. Il menù scelto non ha badato a spese: scampi freschi, tonno pregiato, ostriche, polpo, calamari e scorfano, accompagnati da bottiglie selezionate, tra cui un vino francese dal costo di 38 euro e champagne da 110 euro.

Il conto finale ha raggiunto i 690 euro, una cifra che da sola sarebbe bastata a far discutere, ma che ha assunto una risonanza ancora maggiore a causa dell’intestazione della fattura: quella dell’Ater dell’Aquila, l’ente che gestisce le case popolari. A rendere la vicenda ancora più controversa è stata la spiegazione del direttore Alterio, il quale ha dichiarato al quotidiano Il Centro di aver pagato personalmente il pranzo con la propria carta di credito.

Secondo la sua versione, l’intestazione all’Ater sarebbe stata un errore del ristorante, che avrebbe emesso la fattura a nome dell’ente per sbaglio. Una giustificazione che non convince tutti, soprattutto perché per emettere una fattura a un ente pubblico è necessario fornire i dati corretti, difficilmente ottenibili per caso. Le opposizioni, come prevedibile, hanno chiesto chiarimenti immediati. Pierluigi Iannarelli, segretario di Sinistra Italiana L’Aquila, ha diffuso una nota nella quale invita a mantenere la massima trasparenza nella gestione delle risorse: «Chi guida un ente pubblico deve agire con sobrietà e responsabilità. Ogni spesa deve rispondere all’interesse della collettività, soprattutto quando si parla di edilizia residenziale pubblica, un settore che tocca la vita di tante famiglie».

Il caso, al di là delle responsabilità ancora da chiarire, porta l’attenzione su un tema sensibile: il rapporto tra enti pubblici e spese di rappresentanza. Episodi come questo rischiano di incrinare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni, specialmente quando si tratta di realtà chiamate a gestire risorse destinate ai più fragili. In attesa che venga fatta luce, restano sul tavolo le domande di fondo: si è trattato davvero di un errore amministrativo, come sostiene Alterio, o di una leggerezza che merita approfondimenti? Quel che è certo è che la vicenda ha già avuto un impatto sull’opinione pubblica, diventando un simbolo di quanto sia importante che chi ricopre ruoli di responsabilità dia l’esempio in termini di sobrietà, correttezza e trasparenza.

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