Il Canada vuole riconoscere lo stato palestinese. L’ha dichiarato in vista dell’Assemblea Generale ONU del prossimo Settembre. La decisione è stata presa per preservare il pericoloso conflitto israelo-palestinese. Il riconoscimento è stato apprezzato dall’Autorità palestinese.
Israele ha criticato la decisione come una pressione internazionale distorta. La Francia, che ha la stessa intenzione candese, la considere come un passo verso la pace nella regione.
Dal Canada, ci spostiamo nel Regno Unito perchè anche il primo ministro britannico vuole riconoscere lo stato di Palestina durante l’Assemblea ONU. La decisione è stata presa dopo alcune pressioni esterni. L’Inghilterra ha invitato ad Hamas a rilasciare gli ostaggi.
Oltre agli stati citati, anche la Spagna, Irlanda, Norvegia, Svezia, Brasile, Cina, India e altri 147 stati dell’ONU (da considerare che sono in tutto 193 e quindi circa il 75%).
Chi non vuole riconoscere la Palestina come lo stato ci siamo noi italiani assieme a Germania, USA e Australia che temano ripercussioni e crisi diplomatiche e delle forti reazi da parte dell’America.
Secondo l’avvocata dei diritti umani, Cathy La Torre, conosciuta sui social come @Avvocathy, è importante riconoscere lo stato palestinese perchè due stati in conflitto sono sempre più a rischio, rafforza il diritto internazionale. Questo gesto la Palestina può essere inclusa nelle trattative internazionali, ha più tutele a livello internazionale e ci sarebbe una netta pressione per cessare l’occupazione le violazioni umanitarie. Riconoscere la Palestina come stato permette di farla uscire dalla logica coloniale.
Il riconoscimento formale dello stato palestinese segna un cambiamento diplomatico e storico occidentale. Questo gesto deve essere accompagnato da gesti pacifici concreti come la sospensione della armi verso l’Israele e un vero supporto verso la Palestina.
I leader inglesi e parigini hannbo posto delle condizioni per la pace e la sicurezza. Tutto questo deve essere accompagnati da gesti concreti. In assenza di ciò la Palestina rimarrà un’entità frammentata, priva di sovranità reale.