In Gaza, la carestia è problematica. Non si tratta di è una frase fatta o tratta dai mass media me storie vere come quella di Yahia al-Najjar, presso l’American Hospital di Khan Younis, è scomparso per malnutrizione a quattro mesi. La sua famiglia abitava in una tenda provvoria, soffrendo di fame. La mamma con un solo pasto al giorno non riusciva ad allattare il proprio figlio, neanche artificialmente e con il supporto medico. A Gaza un terzo della popolazione non mangia per giorni. Stando al Dot. al-Farra dell’ospedale Nasser tutti sono colpiti dalla carestia.
Un’altra storia che dimostra questa situazione assurda è quella di Mohammed Zakaria al-Mutawaq, bambinio di circa 18 mesi con una gravissima malnutrizione. I dottori hanno detto che la sua unica cura e acqua e cibo. Sua madre. Hedaya al-Mutawaq, ha raccontato suo marito è stato fatto fuori mentre era uscito per reperirlo per la sua famiglia. La donna ha dichiarato che da adulta, può sopportare la fame, ma i suoi figli non ce la fanno. Non riesce a trovare né latte né pannolini”
Questa situazione è allarmante. Molti bambini, che inizialmente stavano bene, stanno morendo a causa della scarsa nutrizione.
L’OMS ha dichiarato che la carestia è dovuta ai blocchi degli aiuti umaniatari. L’ONG accusa Israele di ostacolare l’ingresso di cibo. Lo stato ricade la colpa su Hamas e sull’incapacità delle organizzazioni umanitarie.
Il cessate il fuoco si sono interrotti senza e accordi bilaterali. Si prospettava una tregua temporanea di 60 giorni con un aumento degli aiuti umanitari. Quest’ultimi si sono complicati a causa delle le divergenze sulle condizioni di scambio di prigionieri. I negoziati per una tregua nella Striscia di Gaza sono stati dichiarati falliti.
Infine la Francia, durante l’assemblea generale dell’ONU, per una pace più giusta, ha annunciato il riconoscimento dello stato della Palestina, coinvolgendo anche l’Arabia Sauditia. La Germania esprime preoccupazione per il gesto francese.