Il destino di Gaia Pagliuca: una giovane vita spezzata dall’anestesia, il padre che chiede chiarezza e giustizia

La scomparsa improvvisa di Gaia Pagliuca, avvenuta dopo un intervento dentistico, evidenzia l’importanza di trasparenza e responsabilità nelle procedure mediche, mentre il padre cerca chiarezza e giustizia.

Il destino di Gaia Pagliuca: una giovane vita spezzata dall’anestesia, il padre che chiede chiarezza e giustizia

Gaia Pagliuca, giovane promessa della moda, ha perso la vita a soli 23 anni dopo un intervento dentistico che avrebbe dovuto essere di routine. Il decesso, avvenuto a settembre scorso in uno studio della zona di Assisi, ha suscitato grande sgomento e ha riacceso il dibattito sull’importanza della trasparenza e della sicurezza nelle procedure mediche, in particolare quelle legate all’anestesia locale.

La relazione del medico legale incaricato dalla Procura di Perugia attribuisce il decesso a una tossicità sistemica dell’anestetico somministrato durante l’operazione, un evento raro ma che ha segnato profondamente la famiglia e chi conosceva Gaia. Il padre, Vincenzo Pagliuca, ha espresso la sua profonda amarezza e la necessità che si faccia piena chiarezza sui fatti emersi dall’autopsia e dalle indagini. Un quadro complesso che si intreccia con il passato della famiglia, segnata dalla perdita prematura della moglie nel 2011, evento che ha costretto Vincenzo a crescere da solo i suoi due figli.

Racconta con voce ferma e commossa il giorno dell’intervento: lui stesso aveva accompagnato Gaia dallo studio dentistico e, dalla sala d’attesa, aveva percepito che qualcosa non stava procedendo nel modo giusto, sentendo la figlia lamentarsi per il dolore. Dopo circa un’ora, è stato chiamato d’urgenza: Gaia si trovava in arresto cardiaco, priva di sensi e con evidenti segni di grave difficoltà.

L’avvocato che segue la famiglia, Simone Moriconi, sottolinea come Gaia fosse una giovane donna solare, brillante e determinata, con una carriera in ascesa nel mondo della moda, laureata con il massimo dei voti allo IED di Roma e impegnata in uno stage presso Bottega Veneta. La sua vita, condotta con rigore e sana abitudine, è stata interrotta da una serie di circostanze ora al vaglio della magistratura, che indaga su una possibile somministrazione errata dell’anestetico, sulla mancata tempestività nell’utilizzo del defibrillatore dopo il malore e su indicazioni pre-intervento potenzialmente insufficienti riguardo all’alimentazione.

Dall’altra parte, l’avvocato dei dentisti indagati, padre e due figlie, difende l’operato dei propri assistiti, affermando che la quantità di anestetico utilizzata era inferiore al limite previsto dal peso di Gaia, e promette una relazione difensiva volta a dimostrare la correttezza delle procedure. Per la famiglia Pagliuca, questa vicenda non è soltanto una questione legale, ma un appello a riconoscere il valore umano di una giovane vita interrotta troppo presto. Il racconto di Vincenzo è quello di un padre che, nonostante il peso dell’esperienza, continua a sostenere il figlio rimasto con amore e dedizione, e a chiedere che la giustizia faccia il suo corso affinché situazioni analoghe possano essere evitate in futuro, garantendo maggiore sicurezza e attenzione in ambito medico.

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