Vaccini Covid e decessi? L’Ema chiarisce: "Nessun aumento, dati travisati sui social"

L’Ema ribadisce che non esistono prove di un aumento dei decessi legati ai vaccini anti-Covid e invita a diffidare dalle informazioni fuorvianti diffuse online: i dati reali confermano che la loro sicurezza è molto rassicurante.

Vaccini Covid e decessi? L’Ema chiarisce: "Nessun aumento, dati travisati sui social"

A cinque anni dall’introduzione dei vaccini contro il coronavirus, l’Agenzia Europea per i Medicinali (Ema) interviene con forza per dissipare dubbi e falsi miti che ancora oggi circolano con insistenza, soprattutto online. Con un aggiornamento pubblicato sulla propria pagina ufficiale, l’agenzia europea ha dichiarato con fermezza che “non c’è prova di un aumento di decessi nella popolazione dovuto alle vaccinazioni contro il Covid-19.

Un’affermazione netta, basata su una mole imponente di dati reali, raccolti da centinaia di milioni di persone vaccinate in tutta l’Unione Europea. Secondo quanto riportato dall’Ema, la sicurezza dei vaccini autorizzati si conferma “molto rassicurante”, evidenziando come nella stragrande maggioranza dei casi gli effetti collaterali siano lievi e temporanei. Certo, come accade per qualunque farmaco o trattamento sanitario, possono verificarsi eventi avversi più gravi, ma l’agenzia sottolinea che si tratta di casi molto rari e, in situazioni eccezionali, potrebbero aver contribuito alla morte di un individuo vaccinato.

Tuttavia, si tratta di eventualità estremamente isolate e non riconducibili a un trend preoccupante. L’ente europeo ha voluto mettere in guardia i cittadini anche rispetto a un uso distorto dei dati: molte delle cifre che circolano in rete, specie sui social o su siti non ufficiali, nascono da malintesi su come interpretare le segnalazioni contenute nella Banca dati europea delle sospette reazioni avverse ai farmaci.

Le statistiche riportate da questi canali, spesso sensazionalistiche, non distinguono tra eventi casuali e reali correlazioni, alimentando un clima di disinformazione dannoso per la salute pubblica. Inoltre, l’Ema ha ricordato che i picchi di mortalità registrati negli anni passati coincidevano puntualmente con le ondate della pandemia, e non con le campagne vaccinali. Anche la discussione sulla capacità dei vaccini di ridurre la trasmissione del virus è stata affrontata.

Durante le fasi iniziali della pandemia, le autorità sanitarie hanno chiesto alle aziende di concentrarsi sulla protezione dalla malattia, obiettivo prioritario in una fase emergenziale. Tuttavia, questo non esclude che i vaccini possano aver avuto anche un impatto positivo sulla trasmissibilità del virus.

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