Disabile derubato da due donne: una era già ricercata, arresto e denuncia

Due donne sono state fermate dopo aver derubato un uomo disabile a Scafa. Una delle due, su cui pendeva un ordine di carcerazione, è risultata destinataria di una condanna definitiva a 5 anni, 6 mesi e 20 giorni di reclusione.

Disabile derubato da due donne: una era già ricercata, arresto e denuncia

SCAFA – I carabinieri della Stazione di Lettomanoppello sono intervenuti a Scafa in seguito alla segnalazione di un furto aggravato ai danni di un uomo di 64 anni, residente del posto e affetto da un grave deficit di salute. A conclusione delle attività investigative, i militari hanno denunciato in stato di libertà due donne di nazionalità romena, di 46 e 34 anni, entrambe già note alle forze dell’ordine per precedenti specifici. Il disabile, approfittando della sua vulnerabilità, è stato derubato del telefono cellulare, unico strumento di comunicazione quotidiana.

L’episodio ha destato particolare indignazione nella comunità locale, da sempre molto sensibile ai temi della tutela delle persone più fragili. Durante le operazioni di identificazione e fotosegnalamento, i carabinieri hanno scoperto che la 34enne era destinataria di un provvedimento restrittivo emesso dalla Procura della Repubblica di Pescara. La donna, infatti, risultava condannata per reati contro il patrimonio e doveva scontare una pena definitiva di 5 anni, 6 mesi e 20 giorni di reclusione.

Al termine delle formalità di rito, la 34enne è stata arrestata e accompagnata presso la casa circondariale di Chieti, dove sconterà la condanna. L’altra donna è stata invece denunciata a piede libero per furto aggravato. Le indagini proseguono per accertare se le due siano responsabili di ulteriori episodi simili avvenuti nella zona. L’intervento tempestivo dei militari ha permesso di individuare rapidamente le due donne e di procedere al loro fermo. Durante le operazioni di identificazione e fotosegnalamento, i carabinieri hanno scoperto che la 34enne era anche destinataria di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Pescara.

La donna doveva scontare una pena di 5 anni, 6 mesi e 20 giorni di reclusione, a seguito di condanne definitive per reati contro il patrimonio. Al termine delle formalità di rito, la 34enne è stata arrestata e trasferita nella casa circondariale di Chieti per l’esecuzione della pena, mentre la 46enne è stata denunciata a piede libero per furto aggravato.

Il grave episodio, che vede come vittima una persona particolarmente vulnerabile, ha suscitato forte indignazione nella comunità locale. I carabinieri hanno inoltre avviato ulteriori accertamenti per verificare se le due donne possano essere responsabili di altri furti o reati commessi nella zona. 

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