Sulmona, folla delle grandi occasioni a Sulmona per la tradizionale “Madonna che scappa”

Complice una giornata dal clima mite e soleggiato, migliaia di persone hanno scelto di trascorrere la Pasqua a Sulmona, accorrendo in piazza Garibaldi per assistere al suggestivo rito della “Madonna che scappa”.

Sulmona, folla delle grandi occasioni a Sulmona per la tradizionale “Madonna che scappa”

SULMONA. Emozione, fede e tradizione si sono intrecciate anche quest’anno nella splendida cornice di piazza Garibaldi, dove si è rinnovato uno dei riti pasquali più sentiti e suggestivi dell’Abruzzo: la “Madonna che scappa”. Un appuntamento che ogni Domenica di Pasqua richiama migliaia di persone, arrivate a Sulmona da ogni parte d’Italia e non solo per assistere a un evento carico di simbolismo e devozione popolare.

La cerimonia, che ha registrato riscontri più che positivi nella mattinata di ieri, si è svolta in un clima ideale, favorito da una giornata serena e mite che ha contribuito ad accrescere l’atmosfera di festa e spiritualità. Come da tradizione, il rito ha avuto inizio con l’annuncio della Resurrezione da parte dei santi Pietro e Giovanni. La Madonna Addolorata, incredula, ha varcato la soglia della chiesa di San Filippo Neri, avvolta nel suo manto nero, simbolo del lutto per la morte del Figlio.

Lentamente, si è avviata verso il centro della piazza, tra lo sguardo attento dei presenti e un silenzio carico di attesa. Ed è stato proprio nel momento in cui la Vergine ha scorto la statua del Cristo Risorto, posta all’estremità opposta della piazza, che si è compiuto il miracolo simbolico: il velo nero è caduto di colpo, lasciando spazio a un abito verde ricamato d’oro, espressione della speranza e della gioia ritrovata. Una colomba bianca è stata liberata in volo, mentre la statua della Madonna ha iniziato la sua corsa impetuosa verso il Figlio, tra l’esplosione dei mortaretti e un fragoroso applauso della folla.

Il velo, caduto senza esitazioni, è stato interpretato come segno propizio: secondo la credenza popolare, infatti, una corsa fluida e senza intoppi è di buon auspicio per l’anno che verrà. Anche quest’anno, dunque, il rito si è svolto perfettamente, regalando ai presenti un momento toccante e indimenticabile.

Con il cuore ancora colmo di emozione, i fedeli e i visitatori si danno ora appuntamento al 2026, per rivivere ancora una volta questa straordinaria celebrazione che affonda le sue radici nella storia e nella spiritualità della città di Sulmona. Se vuoi, posso aggiungere anche qualche curiosità storica sul rito o dettagli sull’organizzazione.

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