Alla luce delle recenti scosse sismiche registrate nell’area dei Campi Flegrei, la Marina degli Stati Uniti ha lanciato un’importante campagna informativa rivolta al personale militare e alle famiglie americane attualmente residenti a Napoli e nei dintorni. L’iniziativa nasce dalla consapevolezza che il territorio flegreo, tra i più complessi e monitorati d’Europa sotto il profilo vulcanologico, richiede una preparazione attiva e costante in caso di emergenze legate a terremoti o fenomeni vulcanici.
La campagna si articola in una serie di video brevi, pubblicati con cadenza settimanale per tre settimane, con contenuti semplici e immediati pensati per istruire la comunità americana su come affrontare in maniera efficace situazioni di crisi. I video illustrano, tra le altre cose, come allestire un kit di emergenza con materiali essenziali (acqua, alimenti a lunga conservazione, torce, medicinali) e come individuare in anticipo le aree di evacuazione sicure in caso di allerta.
Gli eventi sismici e i disastri naturali sono imprevedibili, ma essere preparati può fare la differenza”, si legge nel messaggio di accompagnamento al primo video pubblicato, condiviso attraverso i canali ufficiali della Marina USA. Il messaggio è stato diffuso anche tramite social media, con gli hashtag terremoti e siipreparato, per raggiungere il maggior numero possibile di persone. È stato inoltre indicato il portale ufficiale www.ready.gov/kit come risorsa di riferimento per approfondimenti e istruzioni dettagliate. Parallelamente, sul fronte scientifico arrivano segnali incoraggianti.
Secondo l’ultimo bollettino dell’Osservatorio Vesuviano dell’INGV, riferito alla settimana dal 24 al 30 marzo, la velocità di sollevamento del suolo nei Campi Flegrei continua a rallentare, confermando un trend discendente già osservato nei mesi precedenti. Si tratta di un dato positivo che suggerisce una possibile fase di stabilizzazione del fenomeno del bradisismo, pur non escludendo la necessità di mantenere alta la vigilanza.
Gli esperti, infatti, sottolineano che il contesto flegreo resta estremamente delicato e che, nonostante l’attuale riduzione dei parametri critici, è fondamentale continuare a investire nella prevenzione, nella formazione e nella diffusione di una cultura dell’emergenza, tanto tra la popolazione locale quanto tra le comunità straniere presenti nell’area. L’azione della Marina USA si inserisce, dunque, in un più ampio quadro di cooperazione e responsabilità condivisa, dimostrando come anche la componente militare possa giocare un ruolo cruciale nella gestione delle emergenze ambientali e nella tutela delle persone.