Treviso, esce per andare dalla nonna e scompare nel nulla: l’appello per ritrovare Rachele Zampedri

Da ormai una settimana non si hanno più notizie di Rachele Zampedri, 24enne di Mogliano Veneto (Treviso), vista per l'ultima volta nel primo pomeriggio del 1° gennaio, quando è uscita di casa per far visita alla nonna a Cannaregio.

Treviso, esce per andare dalla nonna e scompare nel nulla: l’appello per ritrovare Rachele Zampedri

Un caso che sta tenendo con il fiato sospeso la comunità di Mogliano Veneto (Treviso) riguarda la scomparsa di Rachele Zampedri, 24enne di cui non si hanno più notizie da ormai una settimana. La giovane è stata vista l’ultima volta nel primo pomeriggio del 1° gennaio, quando è uscita di casa per far visita alla nonna che vive a Cannaregio, in provincia di Venezia. Tuttavia, Rachele non è mai arrivata a destinazione.

Come spesso faceva per i suoi spostamenti, Rachele avrebbe dovuto utilizzare i mezzi pubblici, ma nessuno tra amici e familiari ha avuto sue notizie da quel giorno. La prefettura di Venezia ha emesso oggi, 7 gennaio, un appello urgente rivolto alla cittadinanza, invitando chiunque possa fornire informazioni utili a contattare le autorità.

Al momento della scomparsa, Rachele indossava jeans neri, una felpa Nike nera con simbolo bianco, scarpe bianche, un giubbotto scuro e portava con sé una piccola borsa a tracolla nera. La giovane è alta circa 1 metro e 60, con corporatura normale, capelli chiari e occhi azzurri. I suoi numerosi tatuaggi e piercing rappresentano elementi distintivi che potrebbero facilitarne l’identificazione.

Le autorità locali, supportate da volontari e unità specializzate, stanno conducendo ricerche a tappeto nella zona di Cannaregio e lungo i possibili percorsi che la ragazza avrebbe potuto intraprendere. Le indagini sono tuttora in corso e non si escludono ulteriori sviluppi.

Chiunque avvisti l’interessata o possa riferire informazioni utili ai fini delle ricerche attualmente in corso è pregato di contattare il 112“, ha ribadito la prefettura nel suo appello.

Questa vicenda rappresenta un richiamo alla necessità di rafforzare la sicurezza nei trasporti pubblici e nei luoghi frequentati da giovani, adottando misure preventive come una maggiore presenza di forze dell’ordine e l’installazione di sistemi di videosorveglianza. Al tempo stesso, è fondamentale sensibilizzare la comunità sull’importanza di segnalare immediatamente eventuali situazioni sospette o comportamenti anomali, promuovendo la collaborazione tra cittadini e autorità per prevenire tragedie simili. L’educazione alla sicurezza e il dialogo costante con le nuove generazioni possono inoltre contribuire a creare un ambiente più protetto e consapevole.

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