Quattro uomini avrebbero avanzato altrettante richieste di risarcimento alla propria compagnia assicurativa: degli orsi, secondo le loro dichiarazioni, avrebbero danneggiato le loro automobili di lusso che avevano lasciato parcheggiate nel giardino delle proprie abitazioni. In alcune zone della California, infatti, non è così inusuale che gli orsi si avvicinino ai quartieri abitati in cerca di cibo.
I filmati arrivati alle compagnie assicurative, però, sembravano mostrare qualche dettaglio insolito: uno dei video, infatti, mostrava un orso che aggrediva con violenza una Rolls Royce, ma i comportamenti ed i movimenti dello stesso avrebbero insospettito gli agenti. Anche i graffi ed i segni lasciati dall’animale sul veicolo avrebbero contribuito ad alimentare i sospetti già comunque importanti.
Anche altre aziende assicurative avrebbero ricevuto dei video simili, sempre forniti come prove per un risarcimento dei danni, dove comparivano orsi che di notte entravano nelle automobili danneggiandone la tappezzeria interna. In questo caso, protagonisti del misfatto, sarebbero stati due modelli di Mercedes, una G63 AMG immatricolata nel 2015 e una E350 datata 2022. Il Dipartimento delle Assicurazioni della California, avrebbe dunque deciso di avviare le indagini.
Il dipartimento avrebbe quindi incaricato un biologo esperto in questa tipologia di interventi, per esaminare i tre video in questione; lo stesso avrebbe concluso, senza troppe difficoltà, che si trattava “chiaramente di un essere umano vestito da orso“. Nelle immagini, infatti, fa notare l’esperto, si vedrebbe che la portiera dell’auto presa di mira, viene aperta con una facilità decisamente inusuale per un animale selvatico. Inoltre, a conferma dei sospetti, gli investigatori avrebbero trovato il costume da orso nell’abitazione dei sospettati, dopo una perlustrazione autorizzata.
Nel corso dell’operazione, che è stata soprannominata Operazione Bear Claw, il Dipartimento Assicurativo della California avrebbe chiuso il caso portando l’arresto dei quattro impostori, tutti residenti di Los Angeles. Il capo di accusa vede la frode delle compagnie assicurative per quasi 142.000 dollari fornendo filmati falsi.