Threads di Instagram, il nuovo social di Meta per condividere post testuali, foto e video, ha fatto il suo debutto in alcuni paesi del mondo, tra cui Stati Uniti, Canada, Regno Unito e Australia. L’Italia, invece, dovrà aspettare ancora un po’ prima di poter provare la nuova app, che promette di rivaleggiare con Twitter.
Il lancio di Threads è stato un successo clamoroso: secondo i dati forniti dallo stesso Mark Zuckerberg, il fondatore di Meta, il nuovo social ha raggiunto 2 milioni di iscritti nelle prime due ore e 10 milioni in soli sette ore. Un risultato impressionante, che dimostra l’interesse del pubblico per una piattaforma che si propone come una versione più aperta e sana di Twitter. Meta ha adottato una strategia vincente per il lancio di Threads, coinvolgendo numerosi brand, creator e influencer che hanno popolato la piattaforma con contenuti di qualità sin dal primo giorno. Inoltre, l’azienda ha creato molta attesa tra gli utenti, permettendo di pre–ordinare le app per iOS e Android e attivando un countdown sul sito ufficiale.
Threads si presenta come un’app molto simile a Twitter, con la possibilità di creare post testuali fino a 500 caratteri e arricchirli con foto e video fino a cinque minuti. L’interfaccia è minimalista e intuitiva, con le classiche icone per mettere mi piace, commentare, ripostare e condividere i thread.
La differenza principale è che Threads è strettamente collegata a Instagram: per accedere si usa lo stesso nome utente e si possono seguire facilmente le stesse persone che si seguono sull’altra app. Anche il feed principale su Threads contiene sia contenuti consigliati che post delle persone seguite. Al momento non sembra esserci l’opzione per passare tra i due flussi, come su Twitter, ma è qualcosa che Meta potrebbe aggiungere in futuro.
Meta ha esteso anche a Threads alcuni dei controlli sulla privacy di Instagram, come la possibilità di filtrare determinate parole nelle risposte. È inoltre possibile limitare chi può rispondere ai propri thread, scegliendo tra tutti gli utenti della piattaforma, le persone seguite o solo gli utenti menzionati nel post.
Meta non ha ancora attivato la funzione ActivityPub su Threads. Si tratta di un protocollo che permette di creare una rete sociale distribuita, usato anche da Mastodon, e che darebbe la possibilità di spostare i propri dati da Threads a un altro servizio. Non si sa ancora quando Threads arriverà in Europa. La causa del ritardo è la difficoltà ad adeguarsi alle normative sulla privacy che saranno in vigore dal prossimo anno.
Adam Mosseri, il capo di Instagram, ha spiegato in un’intervista con The Verge che l’azienda vuole essere sicura di lanciare un prodotto conforme e supportato da una documentazione e dei test appropriati. Threads si candida quindi a essere una valida alternativa a Twitter, sfruttando la popolarità e la base utenti di Instagram. Resta da vedere se riuscirà a mantenere le promesse e a conquistare il pubblico italiano quando arriverà anche nel nostro paese.