Ultimamente, la messaggistica di WhatsApp è un fiume in piena quanto a novità. Appena lo scorso Maggio corse voce che fosse in sviluppo una funzione per abbandonare silenziosamente i gruppi, mentre a inizio Luglio si è scoperto dei lavori in corso per celare il proprio status online: nel frattempo, l’elimina per tutti ha superato i due giorni di durata, ed è diventato possibile usare ogni emoji come Reactions ai messaggi. A tali novità se n’è appena aggiunta un’altra.
Come noto, esiste già una versione di WhatsApp per macOS, anche se è si tratta di una conversione via framework Electron della versione della piattaforma web based: nelle scorse ore, però, via TestFlight su macOS, è stata messa a disposizione una versione embrionale e beta di WhatsApp nativo per macOS, realizzata con il tool Catalyst che ha convertito la versione iOS della messaggistica, col vantaggio di un minor uso delle risorse come memoria, e il poter girare nativamente su tutti i Mac più attuali.
Nello specifico, la nuova versione risponde agli stilemi estetici del sistema operativo di Cupertino, e ha una pratica barra laterale a scomparsa: quest’ultima permette di switchare rapidamente tra varie sezioni, come le conversazioni, quelle importanti, quelle archiviate, le chiamate, e le impostazioni.
Ad oggi, tra queste ultime, risultano presenti quella per decidere se salvare automaticamente, in locale, nella cartella Download del proprio Mac, i media, quella per settare la qualità d’invio dei multimedia, quella per cambiare lo sfondo alle chat, e per esportare le conversazioni. Le lacune, rispetto alla versione desktop tradizionale, si fan però sentire: non è possibile aggiornare lo status, non permette d’inviare messaggi vocali o di effettuare le chiamate di gruppo, né consente di condividere la posizione.
Per testare la versione nativa di WhatsApp per macOS basta installare sul Mac l’app TestFlight: a quel punto, dopo aver cliccato su wabetainfo.com/testflight/, si dovrà scegliere “WhatsApp for macOS“, aprire quest’ultima per visualizzare il relativo codice QR e, dall’app mobile, in “Dispositivo collegato“, procedere a scansionare il codice QR menzionato in precedenza.