Si avvia a un brutto fine settimana Meta che, dopo aver detto addio al sogno di una propria criptovaluta proprietaria, avendo alla fine venduto gli asset strategici della criptomoneta Diem, ha pubblicato i dati finanziari della fase finale del 2021, evidenziando non pochi problemi, in ragione dei quali si è andati incontro a un sonoro tonfo in Borsa (solo parzialmente recuperato in seguito).
Nelle scorse ore, Meta – tramite una call di Mark Zuckerberg con gli investitori – ha diffuso i dati relativi all’ultimo trimestre del 2021 con poche luci e tante ombre. Se nel 2021 i ricavi sono cresciuti del 37%, e la base degli utenti, su tutte le piattaforme del gruppo, ha fatto registrare crescite, a seconda del parametro attenzionato, dal 4 al 9%, tuttavia le cose non sono andate bene in ogni ambito.
Focalizzandosi sul dato degli utenti attivi quotidianamente (Daily Active Users), il quarto trimestre del 2021 ha fatto segnare un ammontare pari a 1.929 miliardi contro gli 1.930 miliardi riscontrati nel trimestre precedente (Q3), con la perdita cioè di un milione di utenti che, visti i buoni tassi di crescita annotati a proposito dell’Europa e della zona del Pacifico-Asia, vanno ascritti principalmente al resto del mondo e al Nord America (ovvero a Canada e USA).
Complice questo calo, ma anche in ragione della funzione App Tracking Transparency introdotta da Apple su iOS 15, con conseguenti maggiori difficoltà per il targeting pubblicitario richiesto dalle aziende che comprano la pubblicità su Meta, gli introiti pubblicitari (nel Q4 del 2021 pari a 32.639 miliardi di dollari, con il raggiungimento di 119.34 miliardi nell’intero 2021) sono cresciuti meno del previsto, tanto che Meta, nelle successive ore, ha perso il 20% nelle contrattazioni, lasciando in Borsa qualcosa come 200 miliardi di dollari del suo valore di mercato.
Anche la divisione VR, che pure nelle feste natalizie ha potuto contare sul nuovo visore Quest 2 e che, nel 2022, si avvia ad accogliere un nuovo visore destinato a collocarsi nella “fascia alta dello spettro dei prezzi” fa acqua da (quasi) tutte le parti, posto che – a fronte di 2.3 miliardi di dollari di fatturato, le perdite in questo ambito, nel 2021, sono state pari a 10.2 miliardi di dollari.