Netflix, il grande colosso dello streaming online, ha di recente svelato le sue carte quanto ad abbonati totali ed abbonati nel mercato italiano, rivelando numeri lusinghieri che, però, non si tradurranno in spese pazze nel mercato dei videogame, da poco a disposizione di tutti gli utenti Android, con quelli iOS che potrebbero incontrare qualche problema nel fruire dell’opportunità gaming del player californiano.
Nel corso di una discussione avviata a margine del 3° Rapporto Apa sulle produzioni audiovisive, la responsabile per le produzioni originali italiane della piattaforma, Tinni Andreatta, ha rivelato che gli abbonati italiani della stessa sono 4 milioni, un dato raddoppiato rispetto a quanto rilevato due anni prima. Anche in termini più generali, le cose vanno più che bene per Netflix, visto che il noto streaming service di Reed Hastings ha reso noto, comunicando i dati del terzo trimestre di quest’anno, d’aver ottenuto un incremento di 4.28 milioni di abbonati (anche grazie alla serie Squid Game ed a una forte crescita in Asia), maggiore di quanto previsto dagli analisti (+3.9 milioni), portando il totale degli abbonati a 213.56 milioni. Sempre nel corso della call riservata all’ultima trimestrale, è stato rivelato agli investitori che, dopo alcuni test già in corso, verrà cambiata la metrica usata per valutare i suoi contenuti più popolari visto che, anziché considerare i primi due minuti visionati nei primi 28 giorni, nello stesso range temporale, si conteranno le ore visualizzate in totale.
In ogni caso, quel che emerge è che i mezzi per fare investimenti, insomma, ci sarebbero. Ciò nonostante, il direttore operativo di Netflix, Gregory Peters, ha spiegato che la sua società procederà certo ad acquisizioni di nuovi studi di sviluppo per videogame, ma senza farne incetta, procedendo quando ci sarà l’occasione giusta. L’esempio fatto è stato quello di Night School Studio, il team di autori di Oxenfree attualmente impegnato a sviluppare il secondo capitolo del loro gioco di debutto, scelto dallo streaming californiano visto che “il loro scopo è tenere al centro dei giochi le meccaniche narrative e la storia“. Proprio i videogame sono il terreno centrale delle ultime grandi notizie in carico a Netflix.
Quest’ultima ha preso a testare i videogame per Android ad Agosto, con due titoli, Stranger Things 1984 e Stranger Things 3, messi a disposizione degli abbonati polacchi, senza maggiorazione dell’abbonamento, o pubblicità e acquisti in-app nei titoli in questione. A Settembre il test è stato esteso a Spagna e Italia, portando il totale dei giochi a 5, con altre tre aggiunte: Shooting Hoops, Card Blast, Teeter Up. A inizio Novembre, dal 3, il videogame in questione sono stati messi a disposizione di tutti gli abbonati androidiani a Neftlix: per accedervi, basta far riferimento alla scheda Giochi o alla sezione giochi della Home e, scelto un gioco, scaricatolo dal Play Store, lo si potrà lanciare dall’app della grande N.
Su iOS, però, le cose sembrano destinate a funzionare diversamente. A darne notizie è il redattore di Bloomberg, Mark Gurman che, grazie al programmatore Steve Moser, ha scoperto nel codice iOS di Netflix che quest’ultima metterà a disposizione i suoi videogame singolarmente, tramite l’App Store di iOS. Nell’app di Neftlix vi sarebbe comunque l’accesso al catalogo dei giochi menzionati poc’anzi ma, scegliendone uno, non si farebbe altro che lanciare un’istanza separata del gioco, visto che le regole dell’App Store vietano la presenza di hub di giochi all-in-one (tanto che Facebook ha dovuto portare i giochi del suo servizio Gaming su iOS tramite web app).