Hisense, tra i maggiori produttori mondiali di apparecchi televisivi (assieme alla connazionale cinese TCL), ha annunciato, nelle scorse ore, gran parte della gamma televisiva prevista per il mercato italiano, mettendo in campo smart TV con tecnologia OLED (A9G), ULED (U8GQ), QLED (A7GQ): i nuovi prodotti per l’Home Entertatment, certificati lativù 4K, condividono diverse specifiche, come il supporto ai metadati dinamici HDR (HDR10/HDR10+, Dolby Vision, HLG) e all’immersività sonora del Dolby Atmos, l’acquisizione dei contenuti dalle periferiche collegate, stante la presenza di un elaborato player multimedial, dai sintonizzatori per il digitale terrestre e il satellite (DVB-T2 / DVB-S2), o dai più noti servizi di streaming (YouTube, Rai Play, Netflix, Prime Video, Mediaset Play, DAZN, Rakuten TV, DAZN, etc) portati in dote dal sistema operativo VIDAA 5.0, in ragion del quale è presente anche la gestione via comandi vocali verso Alexa o Assistant.
La gamma OLED A9G, attrezzata anche per rendere al meglio i contenuti audio-video redatti secondo le specifiche previste per lo standard cinematografico IMAX Enhanced, propone pannelli UHD da 55 (1.399 euro) o 65 pollici (1.999 euro), con profondità colore a 10-bit, luminosità tra 150 (standard) e 800 (picco) nits, refresh rate elevato (100/120 Hz), dietro i quali si celano processori octacore NovaTek NT72671D con GPU NovaTek NT72671D: al chip proprietario Hi-View spetta il compito di upscalare le immagini da risoluzioni inferiori, di rendere i filmati più fluidi (via MEMC) e, in tandem con il sensore di luce ambientale, di consentire il supporto al Dolby Vision IQ (conseguenti adeguamenti dell’immagine).
L’impianto sonoro, a 2.1.2 canali, con potenza complessiva da 120 W, è certificato anche per gli standard DTS Virtual:X e Dolby Audio: da segnalare che, sul retro, vi è un poker di porte HDMI 2.1 con Variable Refresh Rate (VRR) e Auto Low Latency Mode (ALLM), tra cui una provvista di avanzato canale audio di ritorno, predisposte anche per i gamers che – in modalità gioco – potranno beneficiare di un input lag ridotto a soli 20 millisecondi.
Non troppo dissimili, anche le TV ULED U8GQ montano il medesimo processore e chip proprietario dei modelli OLED, vantano la certificazione IMAX Enhanced e il supporto al Dolby Vision IQ: ancora attrezzate con quattro HDMI 2.1 (sempre con 20 ms in modalità gioco e l’eARC sulla seconda), con l’audio che conserva l’impostazione a 2.1.2 canali (dimezzando però – a 60W – la potenza totale), a differenziarle è l’adozione dell’LCD IPS per i pannelli da 55 (1.199 euro) e 65 pollici (1.399 euro).
Nello specifico, si tratta di schermi che, via Full LED Array con local dimming come tecnologia di retroilluminazione, riescono a vantare lo stesso livelli alti di luminosità (da 500 a 1.000 nits), oltre che un’ampia gamma di colore (profondità a 10-bit ottenuta dall’8-bit via FRC), molto precisa e dettagliata grazie ai microcristalli Quantum Dots.
Predisposti per il gaming, via refresh rate da 100 / 120 Hz e, sulle porte HDMI 2.1 grazie ad ALLM e VRR, gli ULED U8GQ, rispetto ai “cugini” OLED hanno un diverso (2.800 vs 2.500) valore in tema di Picture Criteria Index. Quest’ultimo parametro scende (2000/2100) nella gamma di QLED A7GQ che, ai già visti tagli da 55 e 65”, aggiunge anche quelli (ambedue VA con 300 nits medi) da 43 (599 euro) e 50” (699 euro), oltre che (IPS, a 350 nits, come nei 65 e 55”, rispettivamente prezzati a 799 e 999 euro) da 75 pollici (1.399 euro).
Dotati di un refresh rate tra i 50 e i 60 HZ, gli apparecchi televisivi in questione propongono schermi LCD UHD con Quantum Dot e profondità colore a 10-bit non nativa, la cui resa multimediale gode di quanto messo a disposizione, come fluidità (MEMC) dei video (privati del rumore via filtri) dei video e UHD AI Upscaler per le immagini, dal processore video in servizio. Rispetto alle serie di livello superiore, le porte HDMI 2.1 (input lag a 20 ms, VRR e ALLM, eARC sul nr.2) scendono a tre, e l’impianto audio ha una potenza di 20 (o 30, sul 75 pollici) watt.