Facebook, dopo le novità per Messenger, Pagine, VR e smartwatch, si è prodotta in una serie di annunci ufficiali, relativi alla sezione Gaming, ed agli strumenti a disposizione dei moderatori nei gruppi, cogliendo anche l’occasione per testare pubblicamente, negli USA, la sua futura alternativa a Clubhouse (di recente imitata anche da Spotify).
Nel mese di Aprile, Facebook annunciò l’arrivo di diverse novità di carattere audio, tra cui un’alternativa a Clubhouse, battezzata Live Audio Rooms, per consentire di partecipare e cimentarsi in chat vocali dal vivo, tanto su Messenger quanto sul social stesso. La funzione, poi sperimentata a Taiwan con creators e personaggi pubblici in quel di Maggio, è stata appena collaudata pubblicamente anche negli USA, ove il CEO Mark Zuckerberg ha avviato una sua room audio per parlare, con la responsabile di Facebook app, Fidji Simo, il vicepresidente del social, Andrew Bosworth, e tre creators videoludici (StoneMountain64, TheFierceDivaQueen, QueenEliminator), di alcune novità previste per la sotto-sezione Facebook Gaming che, presto, vedrà i Fan Groups concessi a tutti i partner creators, il trasferimento ai gruppi di fan dei badge maturati durante gli streaming (sì da poter distinguere al meglio i follower più fedeli), e la creazione di appositi post (“Looking for Players”) con cui i creators potranno trovare facilmente, durante uno streaming, con chi giocare tra il proprio pubblico.
Nel caso specifico di quanto appurato dal test, Live Audio Rooms, per ora priva della possibilità di alzare la mano per partecipare, elenca in piccoli cerchietti tutti i membri di un live audio: l’host sarà cerchiato di rosa, blu, viola, ed avrà (al pari degli altri) una spunta se utente verificato. Nel mezzo dell’interfaccia vi saranno gli account seguiti dai relatori e, in basso, gli ascoltatori: tra le forme di partecipazione alla stanza audio, su Facebook è prevista la possibilità di applicare alcune reazioni, come il pollice del Like, ma non mancano anche le prime impostazioni che, accessibili dall’icona dei tre puntini in alto a destra, permettono di segnalare problemi, utenti, o semplicemente di attivare o disattivare, in ambito accessibilità, la sottotitolazione automatica.
Non meno importanti sono state le comunicazioni di Facebook relative, infine, ai nuovi strumenti messi a disposizione degli amministratori dei gruppi, all’interno dell’hub unificante “Admin Home“: qui, tra le altre cose, gli admin potranno ricevere avvisi di conflitto, nel caso si stiano verificando “conversazioni controverse o malsane“, sarà possibile disattivare alcuni tipi di post (es. sondaggi o eventi), fissare in alto le regole del gruppo, stabilire degli admin assist per moderare automaticamente post e/o commenti in base ad alcuni criteri (es. limitare gli utenti in base alle violazioni commesse in merito alle policy dei gruppi o al tempo d’iscrizione al social), usare i criteri di Facebook per limitare lo spam o evitare addirittura, in forma proattiva, che determinati commenti o post siano visualizzati.
Non mancherà nemmeno un “riepilogo membri“, attingendo al quale ci si farà un’idea dell’attività dei vari membri, in merito a quante volte hanno rimosso un contenuto o son stati sospesi, quante volte hanno pubblicato qualcosa, tipo un post o un commento, etc.