Instagram e WhatsApp, con la loro enorme base di utenti, contribuiscono nettamente al successo ed al prestigio di Facebook, recuperando anche parte degli utenti in fuga da social: proprio le app in questione, secondo i media hi-tech, si sono rese protagoniste di alcune novità, con il miglioramento dell’esperienza utente per il photo sharing, e l’avvio ancor più deciso della messaggistica verso un futuro all’insegna dell’e-commerce.
Con l’arrivo di Android Nougat 7.1, nel lontano 2016, Instagram distribuì le API per consentire alle applicazioni di implementare una serie di scorciatoie verso le azioni rapide, che gli utenti avrebbero potuto impiegare semplicemente tenendo premute le icone delle suddette applicazioni. Molte di esse, in particolar modo Googleiane, colsero la palla al balzo, in breve tempo, per implementare tale novità, ma non Instagram che, secondo quanto appurato da Android Police, ci mise mano solo nel 2019, come emerso dall’analisi del codice, e da alcuni utenti che beneficiarono di tale feature già allora.
Nelle scorse ore, il sopraggiungere di maggiori testimonianze in merito lascia ipotizzare che sia partito, a favore di un’ancor più ampia base di utenti, il roll-out di queste scorciatoie che, nel caso specifico, visualizzate in un pop-up, sono 4 e consentono di creare un nuovo post, avviare la fotocamera, aprire la schermata dei messaggi diretti, consultare le attività, con – in più – la possibilità di trascinare e ancorare sulla Home l’opzione di queste cui si fa ricorso più spesso.
Grazie ad un altro portale, DroidApp, invece, emerge un’altra novità messa a disposizione in queste ore degli utenti, sempre con un’attivazione da server remoto, consistente in un restyling dell’archivio (accessibile dall’icona dell’orologio, nelle impostazioni) relativo alle Storie che si è pubblicato nel corso del tempo, ora strutturato in 3 schede (di cui una atta a raggruppare le Storie per ordine cronologico, una per data all’interno di un calendario, e una per posizione geografica, su una mappa, nel caso la si sia allegata alla Storia poi pubblicata).
Anche WhatsApp, altro fiore all’occhiello del bouquet di Menlo Park ha diverse novità in serbo per i propri utenti, secondo quando reso conto dalla grande W stessa, con un post a tema e-commerce pubblicato sul proprio blog istituzionale: nello specifico, si partirà con la possibilità per gli utenti, visionati dei prodotti nei cataloghi, di caricarne qualcuno nel carrello in-app, per poi ultimare l’acquisto direttamente all’interno della chat, magari sfruttando Facebook Pay, come nell’esperimento condotto per breve tempo in Brasile il Giugno scorso.
Dal punto di vista delle imprese (50 milioni), che al momento usano gratuitamente WhatsApp Business, anche per relazionarsi con 175 milioni di clienti in tutto il mondo, è previsto che verranno estese le partnership con i provider che ad oggi offrono servizi di hosting, in modo che sarà per loro possibile caricare e tenere aggiornati i loro cataloghi sui server di Facebook, supportare i clienti anche con i dipendenti che lavorano in smart working, e gestire i messaggi ricevuti tramite il cloud di Facebook.
Alcuni dei servizi in questione, offerti alle aziende mediante WhatsApp Business, ed è questa la terza novità annunciata, saranno – però – a pagamento, e richiederanno un piccolo corrispettivo per essere usati (ad es. nel caso dei messaggi, “da 0.5 a 9 cent per ogni messaggio consegnato“). Al momento, però, non sono emersi tariffari precisi, né tempistiche nette per il rilascio di questa come delle altre due novità Whatsuppiane.