WhatsApp, la più celebre applicazione al mondo di messaggistica istantanea non conosce requie e, anzi, lavora a sempre nuove funzioni, adeguatamente sperimentate nel canale beta, in particolar modo per adeguarsi costantemente all’attuale emergenza da coronavirus.
Imposto un nuovo limite all’inoltro dei messaggi, per frenare la propagazione di fake news sul coronavirus, dopo aver immesso anche informazioni verificate tramite il bot dell’OMS, Menlo Park ha preso a lavorare sull’ampliamento del limite dei partecipanti alle chiamate di gruppo, sia solo audio che anche video.
Nelle scorse ore, i leaker di WABetaInfo, analizzando le ultime beta di WhatsApp per iOS e Android, hanno scoperto ulteriori passi avanti in tal direzione. Nello specifico, su iOS, la beta 2.20.50.25 – scaricabile tramite TestFlight – ha evidenziato, in sede di reverse engineering, che il limite alle chiamate di gruppo è stato portato, compreso il chiamante, a 8 utenti. Per sfruttare tale nuovo limite, basterà portarsi in un gruppo, avviare la chiamata con la cornetta in alto a destra e automaticamente verranno coinvolti nella call tutti coloro che sono presenti nel gruppo, nel caso quest’ultimo non superi gli 8 partecipanti. Diversamente, nel caso gli utenti fossero di più, il sistema andrà a chiedere all’utente di selezionare chi intenda far partecipare alla video/audio chiamata collettiva.
Su Android, analizzando la beta 2.20.132 – reperibile tanto nel Play Store (avendo aderito per tempo al gruppo dei beta tester) quanto (più facilmente) su ApkMirror – il limite per i partecipanti alle chiamate di gruppo risulta, sotto la superficie (trattandosi di una feature non palese in quanto ancora in sviluppo), essere stato portato a 5 utenti complessivi.
Da segnalare che, in ambedue i contesti, iOS e Android, per poter fruire dei nuovi limiti alle chiamate di gruppo è necessario che tutti i partecipanti adoperino l’ultima versione dell’app WhatsApp: in caso contrario, un messaggio d’errore inviterà a selezionare meno partecipanti, sottolineando che alcuni di essi siano in possesso di una versione datata della chat app.