Dopo aver deliziato alcuni recensori, invitati all’evento streaming tenutosi su Cina Weibo nelle scorse ore, mediante una confezione regalo dedicata al film “Fast & Furious 9 – The Fast Saga”, con tanto di macchina Mini 4WD montabile, tratta dall’anime “Let’s & Go – Sulle ali di un turbo”, Redmi ha presentato quello che è il diretto erede della coppia Redmi K20 Pro (per l’Asia) e Xiaomi Mi 9T Pro (per l’Europa), rappresentato dal Redmi K30 Pro, in versione standard e “Zoom Edition”.
Redmi K30 Pro (163.3 x 75.4 x 8.9 mm, per 218 grammi), ha uno chassis IP53 (contro polveri e liquidi) in vetro, allestito nelle nuance viola, blu, bianco, e nero, con un frontale in Gorilla Glass 5 privo di tacche, notch, o fori: la selfiecamera, estratta via pop-up in 0.58 secondi dal corpo macchina, arriva a 20 megapixel, e realizza video a 1080p@fps (o – anche nel caso della Zoom Edition – a 720p@120fps). L’intero spazio visuale, pari al 92.7% di screen-to-body anche grazie alla cornici molto contenute (1.75 mm di lati, 3.45 mm sotto, 1.97 mm sopra) ed allo scanner per le impronte celato sotto la sua superficie, è affidato ad un display AMOLED da 6.67 pollici, risoluto in FullHD+, fedele cromaticamente (100% sulla scala NTSC e DCI-P3), ben contrastato (5.000.000: 1), decisamente luminoso (1200 nits massimi), ideale per la fruizione di film (HDR10+), ma un po’ deludente gamicamente (60 Hz di refresh rate, seppur con 180 Hz di campionamento del tocco), con buon accorgimenti per la tutela della vista (DC Dimming, certificazione TÜV Rheinland).
Posteriormente, è presente un oblò circolare, per la quadcamera che, assistita da Flash Dual LED, capace di girare video in 8K@30fps/4K@60fps, e realizzare foto nel formato compresso HEIF, comprende 3 sensori comuni per il Redmi K30 standard e Zoom Edition, formati dal sensore principale da 64 (Sony IMX686, f/1.89, quad bayer 4-in-1 per pixel da 1.6 micron, Super Night Scene 2.0 che combina HDR, foto a diverse esposizione, stabilizzazione ottica quadriassiale), da quello ultragrandangolare (123°) da 13 (f/2.2), e da quello per la profondità, da 2 (f/2.4) megapixel, mentre in tema di teleobiettivo, il modello “liscio” propone un 5 megapixel per macro da 3 a 7 cm, e la Zoom Edition vanta un 8 megapixel, per giunta stabilizzato otticamente, con zoom digitale 30x e ottico 3x.
Lato audio è presente uno speaker mono, amplificato in modo intelligente per un sound Hi-Res, un mini jack da 3.5 mm e, per incrementare il coinvolgimento sensoriale, un nuovo motorino aptico di tipo lineare, per il feedback vibrazionale.
A motorizzare il Redmi K30 pensa l’octacore di punta di Qualcomm, lo Snapdragon 865, con modem per il 5G, e scheda grafica Adreno 650: la RAM, da 6 od 8 GB, è di tipo LPDDR4X sul modello standard, LPDDR5 sulla Zoom Edition, mentre lo storage, da 128 o 256 GB, è di tipo UFS 3.0 nel modello base, e UFS 3.1 in quello predisposto per i super zoom. Onde contenere i bollenti spiriti dell’insieme, è previsto un sistema di raffreddamento a liquido con un’area più estesa.
Ad accomunare i due Redmi K30 Pro è il segmento connettività, col Dual SIM anche per il 4G, il Wi-Fi ax/6 (miracast, direct), il Bluetooth 5.1 (con codec aptX/aptX HD, LDAC), il GPS (A-GPS, BeiDou, Glonass), l’NFC per i pagamenti contactless, e la microUSB Type-C per caricare rapidamente (a 33W, del 100% in 63 minuti) della batteria, da 4.700 mAh.
Animata da Android 10 sotto layer proprietario MIUI 11, la versione normale del Redmi K30 è listata a 2.999 yuan (391 euro) per il modello da 6+128 GB , a 3.399 yuan (443 euro) per il setting 8+128 GB, ed a 3.699yuan (482 euro) per quello con 8+256 GB. Diversamente, la Zoom Edition da 8+128 GB è venduta a 3.799 yuan (495 euro), e quella da 8+256 GB a 3.999 yuan (521 euro).