Raccolta online per pagare le multe di Sea Watch 3: raccolti più di 300 mila euro

In una realtà raccontata come razzista, su internet migliaia di persone stanno donando soldi per pagare le sanzioni della Sea Watch 3: in poche ore sono stati raccolti più di 300 mila euro.

Raccolta online per pagare le multe di Sea Watch 3: raccolti più di 300 mila euro

Mentre la notizia dell’attracco della Sea Watch 3 al porto di Lampedusa sta facendo discutere in molti, chi felici di vedere i migranti finalmente mettere piede a terra, e chi invece urlando contro la capitana Carola per aver “violentato l’Italia” con l’arrivo della Ong contro il volere della politica italiana, nel web si è aperta una vera e propria gara di solidarietà.

In una realtà descritta come razzista e poco accogliente, è il web che sta facendo da padrone della solidarietà, nonostante sia famoso per essere portatore di commenti spesso violenti ed umilianti rilasciati dai famosi “leoni da tastiera”.

Franco Matteotti, amministratore della pagina Facebook “Il razzismo non ci piace” ed ideatore materiale della raccolta fondi, parla di questa iniziativa come di qualcosa diventato realtà poiché richiesta proprio dai molti utenti che scrivevano allo stesso Matteotti di fare qualcosa per aiutare la capitana Carola Rackete e coloro che si impegnano a salvare i migranti andando incontro a sanzioni costose.

Lo stesso Matteotti si dice incredulo della notorietà che ha avuto l’iniziativa, e commosso per i molti soldi che in poche ore sono stati raccolti per Sea Watch, a cui sarà devoluto l‘intero ricavato, compreso quello che risulterà in più per essere utilizzato nelle missioni successive.

Raccolti più di 300 mila euro

Raccolta fondi per spese legali e sanzioni per Seawatch3“, così si chiama l’evento Facebook creato da Franco Matteotti, che in 24 ore dalla sua creazione aveva già raccolto 220 mila euro e che, nella giornata di oggi che segna l’arrivo della Sea Watch 3 a Lampedusa e l’arresto della capitana Carola, ha superato i 300 mila euro.

Il tuo contributo farà la differenza, piccolo o grande che sia“, si legge nella pagina che ospita la raccolta fondi, sopra i molti commenti di utenti che hanno scelto di aiutare questa iniziativa dimostrando che l’Italia è anche un paese che accoglie.

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