Attualmente, almeno per quel che riguarda l’Italia, il panorama dello streaming on demand offre molto poco guardando oltre Netflix, Prime Video (incluso nell’abbonamento per le spedizioni gratuite sui prodotti Amazon), Now TV (di Sky), e VVVVID (gratuito). Presto, però, lo scenario potrebbe cambiare con l’arrivo sul mercato di un nuovo competitor, rappresentato da Epix Now.
Epix Now, annunciato qualche giorno fa negli USA, consiste nell’equivalente online (come fatto anche da HBO con HBO Now) di Epix, la piattaforma di canali via cavo (EPIX, EPIX 2 , EPIX Drive-in, ed EPIX Hits) di proprietà della major cinematografica Metro-Goldwyn-Mayer che, nata nel 1924, ha totalizzato qualcosa come 208 premi Oscar.
Per avvalersi della nuova iniziativa, è possibile ricorrere ad un’app per smartphone e tablet Android e iOS, mentre la visione su TV, anche in 4K, è possibile solo ricorrendo a box o stick esterni: attualmente risultano abilitati la Apple TV 4K ed il Chromecast di Google ma, entro fine 2019, saranno della partita anche i dongle smart di Roku ed Amazon (Fire TV), mentre nessuna menzione è stata fatta per la riproduzione diretta su smart tv.
Una volta installata l’app, l’utente ha a disposizione una settimana di prova gratuita, scaduta la quale verrà proposto un abbonamento mensile di 5.99 dollari, in linea con l’attuale tariffario minimo di Netflix: all’interno della cifra in questione, è contemplato l’accesso ad un migliaio di contenuti, comprensivi di blockbuster (A Quiet Place, Sherlock Gnomes, The Magnificent Seven, Star Trek) o produzioni originali (es. Berlin Station, Godfather of Harlem, Pennyworth, etc), con il classico raggruppamento dei vari titoli nelle Collections di genere (es. thriller, documentari, per famiglia e bambini, romantici, commedia, avventura) o per saghe (Bond).
Secondo quanto riportato sul sito dell’iniziativa, per agevolare chi fruisce dei contenuti in questione in mobilità, è previsto anche il possibile download dei contenuti scelti, onde consentirne un’agevole riproduzione off-line. Ad oggi, non è chiaro se l’iniziativa verrà estesa anche in altri mercati, sebbene un recente rapporto di Cisco (il Visual Networking Index) riporti come il momento sia alquanto propizio per progetti del genere visto che – nel corso del 2019 – l’80% del traffico internet sarà riconducibile allo streaming video.