Paura a Catania, terremoto di magnitudo 4.8: crolli, feriti e gente in strada (1 / 2)

Paura a Catania, terremoto di magnitudo 4.8: crolli, feriti e gente in strada

Natale molto movimentato, nel vero senso della parola, su parte della Sicilia. Dopo l’eruzione dell’Etna di pochi giorni fa e il ritorno dell’allerta “gialla” per il vulcano Stromboli, nella notte tra il 25 e il 26 dicembre si è registrato un terremoto in provincia di Catania. Il più forte avvenuto alle prime ore (3:19 per l’esattezza) del 26 dicembre, è di magnitudo 4.8 e ha provocato danni e paura in gran parte della provincia etnea.

L’epicentro è stato registrato tra Viagrande e Trecastagni. Il 24 dicembre, giorno dell’eruzione dell’Etna, ci sono state diverse scosse di debole intensità. Quella di ieri, però, è stata avvertita nettamente dalla popolazione catanese e ha anche fatto diversi danni. Ad esempio a Pennisi, una frazione di Acireale, sono crollati il campanile e la statua di Sant’Emidio che, ironia della sorte, è ritenuto “protettore dei terremoti”.

Ci sono anche feriti a causa dei crolli, dieci per l’esattezza, tra cui una donna che sarebbe in “gravi condizioni”, seppur non in pericolo di vita. In via precauzionale si è deciso di chiudere un tratto dell’autostrada Catania-Messina per via di sospette lesioni al manto stradale successive alla scossa. A stretto giro verranno effettuati sopralluoghi e verifiche per capire se effettivamente la strada è percorribile o se ci sono gli estremi per chiuderla.